Nemuel Feurle ripete Hotel Supramonte in Sardegna
Quando ho iniziato a scalare le vie lunghe, non ci è voluto molto prima che sentissi parlare di questa famosa linea nella Gola di Gorropu in Sardegna. Da quel momento in poi ho sempre avuto Hotel Supramonte in mente, quindi quando Lea Kampf ed io ci siamo recati sull'isola ero spinto da una motivazione interiore e profonda a provare questa ripida e bellissima via. Sapevamo che poteva fare molto freddo in questo period dell'anno, ma nulla ci avrebbe impedito a scendere nella gola, esplorare la zona e vedere se fosse possibile scalare lì in inverno.
Durante il nostro primo giorno di tentativi, che era l'ultimo giorno del 2023, sono riuscito a malapena a superare la sequenza chive sul terzo tiro, quello più difficile. A questo punto le mie speranze di chiudere la via sembravano vane. Concludere questa giornata, scalando "solo" i primi quattro tiri di questa iconica linea, mi ha però portato alla decisione che dovevo assolutamente riprovarla.
I giorni successivi abbiamo scelto di fare qualcosa di diverso, abbiamo trascorso del tempo in alcune falesie e abbiamo anche salito una facile via lunga proprio sopra lo splendido mare. Soprattutto, ho trascorso del tempo visualizzando e analizzando nella mia mente i movimenti di Hotel Supramonte.
Estremamente motivati, ma senza reali aspettative, siamo tornati e ho fatto del mio meglio, per vedere come e se le idee che mi ero fatto potevano funzionare. Sorprendentemente sono riuscito a salire il terzo tiro in libera, e quindi sapevo che poteva esserci una piccola possibilità di salire tutta questa linea; ho iniziato a lottare. Per fortuna sono riuscito a salire il secondo tiro chiave dopo una vera battaglia ed un movimento molto rischioso e totalmente al mio limite per afferare la zanca finale.
Adesso eravamo di fronte all’ignoto. Eravamo arrivati al punto dove qualche giorno fa eravamo già stati, ma da qui c'erano ancora 7 tiri per arrivare in cima. Spinto dall'adrenalina e motivato delle mie salite precedenti, ho dato il massimo per salire il terzo tiro chiave. Un tentativo dopo l'altro, una sequenza nuova dopo l'altra e finalmente - poco prima di arrendermi completamente - ho raggiunto la sosta al sesto tentativo. Avevo appena realizzato ciò che pensavo non sarebbe mai accaduto, ovvero, avevo salito i tre tiri più difficili della mia linea dei sogni!
Erano le tre e mezza e con 2 ore di luce rimaste, c'erano 6 tiri sconosciuti che ci separavano dalla cima. Abbiamo raggiunto il "Grand Hotel" poco prima delle cinque, dove abbiamo preso la saggia decisione di concludere la giornata, sedendoci/sdraiati sulle nostre corde, avvolti nella nostra coperta termica. Come potete immaginare, abbiamo trascorso circa 14 ore buie, fredde e lunghe senza dormire molto nel bivacco a cinque stelle del Grand Hotel.
Esausti, a corto di zuccheri (per mancanza di cibo, visto che non avevamo programmato di passare la notte in parete), ma ancora con un grande sorriso stampato sulla bocca abbiamo salito gli ultimi tiri dell'Hotel. Grati e con un sacco di ricordi indimenticabili, avevamo appena vissuto un'altra fantastica avventura!
di Nemuel Feurle
HOTEL SUPRAMONTE
Da quando è stata aperta dal basso nel 1998 da Rolando Larcher e Roberto Vigiani, Hotel Supramonte si è subito distinta come una delle vie sportiva più ambite al mondo. Nella lista dei climbers che si sono misurati su questi 400m, gradati complessivamente 8b, spiccano Adam Ondra, con la prima e molto ambita a-vista dell'ottobre 2008 e la slovena Martina Cufar che ha firmato la prima femminile nel 2004.