Greenspit per Marco Sappa in Valle dell'Orco
Ogni tanto mi chiedono come ho imparato a scalare ad incastro… ed a usare i friend. Nell’estate del 2016 ho comprato la mia prima serie di friend (ora ne ho quasi 5 complete) e ne ho rubata una "antica" nel garage di mio padre, quindi diciamo con 2 serie di friend, e senza averne mai messo uno, ho parcheggiato a Ceresole in Valle dell'Orco.
In quel periodo vivevo a Torino per lavoro, ed era già qualche anno che mi ero ri-appassionato alla scalata… avevo scalato spesso con mio papà da piccolo ma sempre in "ottica alpinistica", lui era una guida alpina di Courmayeur ma non era mai stato un grande appassionato di scalata su roccia.
Passavo molte sere nelle palestre indoor e grazie a Lorenzo Mucci, il mio coach/amico che poi negli anni mi ha "nsegnato ad allenarmi", ero abbastanza in forma. In quell’estate con una certa dose di "naturalezza" ho scalato a vista buona parte delle super classiche della valle da Bianca Parete, Elisir d’incastro, Cannabis… Ho capito velocemente come funzionava ed ho avuto subito un ottimo rapporto con l’incastro di mano.
Il 2017 è stato un anno speciale, ho lasciato il mio lavoro "cittadino" e diventare guida alpina sembrava un’opzione sempre più concreta. Tornando a Courmayeur ho approfondito l’amicizia con Giovanni Bassanini che oltre che ispirarmi, mi ha "accompagnato" nella mia progressione, facendomi scalare e sognare… Legoland, Les intouchables, Etat de shock, Separate Reality, Ma Dalton e poi Indian creek e Desert Gold…
Sulla guida della Valle dell’Orco, tra l’elenco delle fessure vedevo sempre 'sta Greenspit… 8b/+? Boh, proviamo! Sono andato per la prima volta a Greenspit nel 2018, ero con Giada (la mia compagna), ed è stato un disastro! Solo per arrivarci ho vagato 2 ore tra i rovi! Ho fatto un paio di giri praticamente in artificiale e me ne sono andato dolorante e fisicamente distrutto.
Dopo quella giornata, pur sapendo di non avere assolutamente il livello necessario, ho cominciato ad informarmi su quella via, a guardare foto e video, ho scoperto il video di Fred Moix (il fotografo di Didier Berthod) che la scalava, ho studiato bene come faceva lui, e sono tornato qualche volta a provare. Diciamo che la prima parte non è così estrema, e sono riuscito a scalarla abbastanza velocemente, ma rimanevano gli ultimi 2 metri per i quali serve una certa “forza” ed un certo "core" che io nel 2018, assolutamente, non avevo.
Quest’anno a giugno sono tornato con mio fratello, e ho capito che qualcosa era cambiato, mi sono venuti subito tutti i singoli, e a fine giugno sono caduto all’ultimo movimento, con le protezioni già in posto. Quel giorno ho capito che potevo riuscirci, quindi ho cominciato a scalarla piazzando i friend ed effettivamente ho scoperto che non cambiava poi così tanto perché quando metti le protezioni (se salti la penultima) hai sempre incastri buoni. Solo che poi è arrivato il caldo, e scalarla era diventato impossibile. Quindi ho aspettato l’autunno. Ci sono andato ancora 2 volte, trovandola una volta bagnata, mentre ieri con Giada è stato tutto perfetto!
Ho passato sotto quel tetto 14 giornate… in 2 anni e mezzo.
di Marco Sappa
Marco Sappa
Aspirante Guida Alpina della Società Guide Alpine di Courmayeur, psicologo e maestro di sci. E’ un appassionato scalatore, e tra le sue specialità c’è l’arrampicata in fessura, passione che ha scoperto grazie al suo amico e mentore Giovanni Bassanini. Marco è stato più volte negli USA inserendo nel suo curriculum anche alcune belle linee Americane.
Tra le sue salite:
Greenspit 8b, Valle dell'Orco
Legoland 7b+, Valle dell’Orco
Les Intouchables 7b+, Trident Du Tacul, Monte Bianco (a-vista)
Etat de Schock (Variante 7b), Petit Clocher du Portalet (a-vista)
Separate Reality 5.11d, Yosemite National Park, USA
Crimpson Cringe 5.12b, Yosemite National Park
Ma Dalton 5.12d, Aiguille Du Midi, Monte Bianco
Tommy 5.13, Grand Capucin, Monte Bianco
Ruby’s Cafè 5.13, Indian Creek, USA
Desert Gold 5.13, Red Rock Canyon National Conservation Area, Las Vegas, USA
Info: www.marcosappa.it e www.guidecourmayeur.com