Da Ben Moon a Tyler Landman: boulder evergreen

Ben Moon aggiunge il sit start a Voyager 8b+ a Burbage North, Tyler Landman ripete Dreamtime a Cresciano, Svizzera e Andrew Earl ripete sia Cypher 8b ai Slipstones sia The Ace 8b a Stanage, UK.

Planetmountain.com

Dicembre 2006

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Tra "giovani" e "meno giovani", il gran boulder inglese continua a vivere un grande momento, con personaggi come il 40enne Ben Moon che da molti anni continuano a proporre nuovi e sempre durissimi problemi mentre, sull'altro lato della scala del tempo, il 15enne Tyler Landman si propone ripetendo alcuni dei boulder più duri in assoluto, sia in patria che all'estero.

Cominciamo dall'inizio della storia (o della leggenda). A metà novembre Ben Moon ha completato il suo viaggio su Voyager aggiungendo un sit start (partenza da seduto) all'8b boulder da lui salito esattamente un anno fa. Un traverso verso destra, per un totale di "12 movimenti e quasi un minuto di arrampicata", che è la vera e propria testimonianza della sua perenne motivazione e determinazione. Guardate il suo video e apprezzerete l'intensità e la grinta di Ben...

Mentre Moon era occupato nel nord dell'Inghilterra, il giovane Tyler Landman si è recato nella svizzera Cresciano dove ha ripetuto uno dei boulder più famosi (e difficili) del mondo, Dreamtime di Fred Nicole. Landman aveva provato i movimenti brevemente a metà ottobre ed ora è ritornato per trovare l'aderenza perfetta. Per quanto riguarda il grado, Tyler crede che Dreamtime sia un "8b+ giusto" ma, a prescindere dal grado, la giudica "il boulder più impressionante ed estetico" da lui mai salito

Parlando di boulder impressionanti - anche Andrew Earl è in grande forma e, dopo il suo nono posto nella Bouldering World Cup 2006, si è dedicato alla roccia portando a casa, in pochi tentativi, Cypher 8b sugli Slipstones e la quinta salita di The Ace, l'8b d'eccellenza aperto da Jerry Moffat a Stanage. Earl si trova in buona compagnia: gli altri a cui è riuscito questo boulder sono Malcolm Smith, Ben Moon e (indovinate?) Tyler Landman.

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