Astroman, la mitica via d'arrampicata nella Yosemite Valley
Astroman è una delle vie mitiche della Yosemite Valley, nonchè una delle più famose del mondo. Si trova sulla parete est della Washington Column, al fondo della Valle, proprio di fronte all’Half Dome. E’ sufficiente leggere i nomi dei primi salitori e di quelli che ne hanno fatto la prima libera per provare un profondo senso di rispetto per questo itinerario. Stiamo parlando di Storia dell’arrampicata, non di una semplice via come le altre! Le leggende su questa via sono fiorite negli anni e c’era un periodo, non troppo lontano, in cui si diceva che a Yosemite gli arrampicatori si dividessero in coloro che avevano “fatto” Astroman e tutti gli altri… Chi aveva ripetuto questa via meritava grande rispetto!
Il fatto che Astroman sia (relativamente) meno lunga delle famose big wall del Capitan, negli anni l’ha resa una via molto corteggiata dagli scalatori provenienti da tutto il mondo. Ma il motivo del suo successo non è solo questo: è un’icona e la scalata granitica per eccellenza, un fenomenale concentrato di fessure che la rende un capolavoro di questo stile e per questo motivo una via sognata da tutti gli appassionati di crack climbing.
Mi è capitato di ripetere Astroman ad ottobre in cordata con Rolando Larcher, dove ci siamo dati il cambio sino in cima: non mi vergogno di dire che siamo usciti a notte fatta ed abbastanza provati. Certo, non era la giornata ideale: come spesso accade in Yosemite il caldo non ci ha dato tregua e siamo arrivati al famoso passaggio dell’Harding Slot già decisamente disidratati. A Rolando sono purtroppo scivolati i piedi un paio di volte, sul granito della Valle capita abbastanza spesso… Dal canto mio son riuscito a stare attaccato e a salire in libera, anche se ammetto che se avessi dovuto fare l’Harding Slot da capocordata, probabilmente avrei fallito.
Proseguendo lungo la via ci siamo resi conto che le relazioni pubblicate sulle guide locali erano sì abbastanza precise, ma non davano l’idea della difficoltà della via, inducendo il ripetitore a sottostimarla. Anche il materiale indicato nelle relazioni, sia quello in posto e sia quello da portare con sè, può forse andar bene per un local, ma non certo per un europeo abituato ad altri standard… Già molti mi avevano raccontato di aver preso alla leggera e di essersi trovati a mal partito su questa via, sia a riguardo delle difficoltà indicate e sia come impegno generale. Trattandosi di scalatori forti ed esperti, di certo non di primo pelo su questo genere di scalata, mi ero domandato il motivo di queste discordanze. Ora che ho finalmente ripetuto la via, anche se non interamente da capocordata, mi pare utile mettere la mia esperienza al servizio dei climbers stilando una relazione alla “nostra” maniera, che possa essere utile a quanti vogliano ripetere la via in arrampicata libera, senza trovare brutte sorprese.
Non mi sento di cambiare i gradi dati da Bachar, Kauk e Long dopo la prima salita in libera, sarebbe troppa responsabilità. Sappiate che l’11c dato dai primi salitori corrisponde ad un nostro “modesto” 6c+ che non rende bene l’idea di cosa vi aspetti su questa via. Qualche anno fa un famoso arrampicatore francese mi disse che se l’Enduro Corner di Astroman fosse stato a Chamonix, probabilmente sarebbe stato gradato come il tiro chiave di Divine Providence! Beh, certo sulla Washington Column non si è a 4000 metri come su Divine Providence, ma forse è realistico pensare che su Astroman si incontrino diversi tiri che da noi sarebbero dei buoni 7a e 7b. Di più non mi spingo a dire…
Comunque sia andate a fare Astroman, senza sottovalutarla e preparandovi ad una lotta che nel famoso tiro dell’Harding Slot vi lascerà sicuramente indelebili ricordi! Come dicono tutti quelli che ne sono in qualche modo usciti, ne vale la pena! Una sola volta nella vita però!!
Maurizio Oviglia
Astroman
Washington Column, Yosemite, USA
Prima salita: Warren Harding, Glenn Denny e Chuck Pratt Luglio 1959
Prima libera: John Bachar, Ron Kauk e John Long, maggio 1975
Prima free solo: Peter Croft. 1987
SCHEDA: Astroman, Yosemite Valley