Arrampicatori Culturisti - capitolo 2 / L’insostenibile leggerezza della cultura

Secondo appuntamento con Arrampicatori culturisti. Il secondo capitolo del viaggio attorno e dentro la quarantena di Andrea Tosi ha per tema la leggerezza o meglio 'L'insostenibile leggerezza dell'essere' declinata per tutti (e quindi un po' anche per i climber) da Milan Kundera (Adelphi).
1 / 13
Arrampicatori Culturisti
Andrea Tosi



Stesso trave e stessa tacca. Oggi lavoriamo sul massimale. Dopo aver saggiato con alcune prove il nostro limite di tenuta alla tacca, armiamoci di un pesetto cartaceo di circa 21 grammi. Si dice sia il peso dell’anima. Misurata empiricamente come differenziale tra il prima e il dopo che la vita “ha passato la siepe dei denti” – per dirla, anzi, meglio… “cantarla” con Omero.

21 grammi sono il sovraccarico massimale. Sempre. Solo mettendoci l’anima ci si può allenare con dignità.

Eccoci di fronte alla “vertigine, l’ottenebrante irresistibile desiderio di cadere. La vertigine potremmo anche chiamarla ebbrezza della debolezza. Ci si rende conto della propria debolezza e invece di resisterle, ci si vuole abbandonare a essa”.

Siamo a pagina 88 de “L’irresistibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera (Adelphi 1984).

Siamo anche appesi sul solito passo del solito progetto che, da svergognati come siamo, abbiamo l’ardire di chiamare “cantiere”. “Cantiere” è il nuovo “abracadabra”. Termine magico con cui trasformiamo in “umarell” tutti gli amici che ci circondano e ci assistono in modo critico tutte le volte che torniamo a lavorare “in cantiere”.

In fin dei conti, son tutti contenti: chi scala si ubriaca della propria debolezza e rimane ben lontano dal chiudere il progetto – e quindi lo spettacolo – ai tanti umarell che di questi tempi non possono frequentare le falesie.

Coltivare, costruire è anche questo: saper rinunciare alla perfezione. L’essere, sulla tacca, non lo tiene nemmeno Laura Rogora. E non servirà cambiare tacca così come non servirà scambiare Tereza con Sabina. Non è possibile fare ripetizioni perché ogni sospensione è unica: massimale e non ripetibile.

Non fosse così bello cadere, avremmo già smesso di scalare!

> Arrampicatori Culturisti - capitolo 1 / Il peso della cultura

info: www.wildclimb.it




News correlate
Ultime news


Expo / News


Expo / Prodotti
La Sportiva Aequilibrium Hike GTX – scarponi trekking
Uno scarpone dal taglio mid-cut agile e leggero per hiking su terreni misti.
Climbing Technology Cosmo - imbracatura per montagna e ghiaccio
Imbracatura regolabile a tre fibbie per l’arrampicata in montagna, le grandi pareti e le vie di ghiaccio e misto.
Rinvio arrampicata Colt 16 Mix
Rinvio arrampicata super versatili con moschettone Keylock
Mammut Crag Sender Helmet - casco arrampicata alpinismo
Casco Mammut a basso profilo per arrampicata e alpinismo.
Pile termico Karpos Odle Fleece
Un secondo strato termico robusto ed efficace.
HDry - SCARPA Phantom 6000 HD
Il nuovo PHANTOM 6000 HD è uno scarpone progettato per l'alpinismo estremo. Grazie alla tecnologia HDry, offre una protezione impermeabile e traspirante superiore.
Vedi i prodotti