Arrampicata senza età: Elio Pasquinoli e il Sasso de la Martolera

Alla soglia degli 80 anni la nota guida alpina di Sondalo, Elio Pasquinoli, ha valorizzato un posto per le future generazioni: la falesia del Sasso de la Martolera (falesia di Mondadizza). Eraldo Meraldi ci parla di questo amore per l'arrampicata e la montagna senza tempo, e presenta anche la breve passeggiata a La fontena del mot de val.
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Elio Pasquinoli, classe 1938 e prima guida alpina del comune di Sondalo, arrampica nella 'sua' falesia Sasso de la Martolera, sopra la frazione di Mondadizza nel comune di Sondalo (SO) Lombardia
Eraldo Meraldi

Il "Sasso de la martolera" è una "creatura", un luogo "scoperto" recentemente e valorizzato dalla nota Guida Alpina di Sondalo Elio Pasquinoli che di montagna ne ha calcato parecchia nel corso degli anni, visto che è prossimo all’ottantina. Avendo lavorato in galleria da giovane, ha sempre apprezzato stare all’aria aperta e tuttora si dedica con passione al mantenimento degli angoli alpestri più suggestivi e non solo nei dintorni del paese di Mondadizza.

Elio grande appassionato di montagna è stato anche istruttore ai corsi di formazione per guide alpine e ha girato in lungo e in largo le Alpi con puntate in Svizzera ed in Austria. Inoltre ha anche aperto delle vie nuove; sulla parte sud del Saoseo in alta Val d’Avedo in Val Grosina, sulla parete nord della Punta San Matteo e sulla parete nord-ovest del Monte Pasquale. Ha al suo attivo anche parecchie salite invernali e solitarie sulle pareti nord della zona. E’ stato per quasi quarant’anni appartenente al Soccorso Alpino effettuando un’infinità di interventi distinguendosi sempre per il grande spirito di sacrificio.

Da giovane, come tutt’ora, era affascinato dallo sci e i suoi primi "legni" li comprò dopo aver preso la prima paga guadagnata lavorando nelle piantagioni, da Giacomo Trabucchi a Bormio quando l’ora famosa ditta Ski Trab aveva il negozio in una cantina in via Roma.

Poi piano piano si avvicinò alla montagna ma sempre andando in giro da solo seguendo l’istinto di chi è cresciuto in un ambiente duro, sano e genuino. Iniziò a frequentare l’ambiente del CAI e delle Guide Alpine di Bormio che lo stimolarono a diventare un professionista della montagna; un po’ intimorito e con reverenza si presentò alle selezioni ma non ebbe nessun problema, anzi fu uno dei migliori. Così iniziò la sua carriera "sulla e per la montagna", dedicandole anima e corpo. Elio è sempre stato preciso e rigoroso al punto giusto, un insegnante modello per i bambini e ragazzi che con lui hanno iniziato ad arrampicare o ad andare in montagna.

Ora alla soglia degli ottant’anni ha voluto "regalare" a bambini e ragazzi e anche a chi vuole iniziare ad arrampicare una interessante falesia attrezzata posta in un luogo bello e tranquillo. Già salendo dal paese lungo l’antica mulattiera si respira quell’aria dei tempi passati che qui ha ancora il suo senso d’esistere; poco dopo la "Santella" c’è il "Muracc", un grande muro a secco, a sbarramento laterale del torrente della valle di Scale, eretto in tempi antichi dalla gente a protezione non solo del paese ma anche delle aree prative che allora erano una risorsa. Venne eretta anche una croce lignea, tuttora presente, dove ogni anno il 14 di settembre viene celebrata la Santa Messa e "l’esaltazione" della "Croce del Muracc". Poco sopra nascosta nel bosco c’è una sorgente di acqua buona che misteriosamente sgorga da maggio fino a dicembre scorrendo lieve nella piccola fontanella.

Elio ne ha cura e la custodisce come un’amata; ha sistemato il sentiero, ha costruito muretti e addirittura falcia l’erba nel praticello adiacente. E’ un luogo dove il tempo passa lento; saper ascoltare la melodia dell’acqua che scorre e il cinguettio degli uccelli è un bene da capire ed apprezzare e che fa bene all’anima e allo spirito.

E’ una cura migliore di tutte le medicine per chi come Elio è un po’ su con l’età; avere degli stimoli, avere delle idee, avere delle cose da fare. Questo è l’importante. Poi come dice spesso Elio con calma: "Domen al vegn amò dì" - Domani viene ancora giorno. La saggezza popolare ha sempre ragione.

di Eraldo Meraldi


SCHEDA: la falesia Sasso de la Martolera


SCHEDA: l'escursione alla fontena del mot de val





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