Arrampicata per palati fini a Bressanone, mentre Garnbret e Narasaki brillano in apertura

La fuoriclasse slovena Janja Garnbret e il giapponese Tomoa Narasaki dominano la prima tappa della Coppa del Mondo Boulder in Svizzera. A Bressanone dal 10-12 giugno 2022 sono attese le stelle dell’arrampicata.
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2. Natalia Grossman 1. Janja Garnbret 3. Andrea Kümin, Meiringen, Coppa del Mondo Boulder 2022
Jan Virt / IFSC

Le stelle internazionali dell’arrampicata sportiva, col grande pubblico, sono attese dal 10 al 12 giugno al prestigioso evento altoatesino di World Cup Boulder che si svolgerà nella moderna palestra Vertikale di Bressanone (BZ). È un Evento con la E maiuscola, sono anni ormai che la Coppa del Mondo di boulder non cala in Italia. Un’autentica sfida organizzativa accolta con grande entusiasmo dal comitato locale AVS Alpenverein Südtirol, che è al lavoro da settimane per regalare agli sportivi uno spettacolo memorabile, tutto è in linea per presentarsi al top sotto ogni punto di vista per quanto riguarda l’allestimento dell’evento.

Se per gli appassionati di climbing non serve entrare nello specifico, per chi è a digiuno di arrampicata basta dire che questi incredibili "ragni" riescono a compiere movimenti, prese e passaggi che hanno quasi dell’impossibile. Dalle tribune, di fronte all’affascinante parete della Vertikale, si potranno ammirare i virtuosi delle dita arcuate a caccia di "Top" e di "Zone" per scalare la classifica di Coppa del Mondo. Magnesite a go-go dunque alla Vertikale di Bressanone, perché i tracciatori annunciano dei "problemi" strepitosi.

Lo scorso weekend i migliori atleti del mondo hanno preso parte alla prima tappa di Coppa del Mondo Boulder a Meiringen, in terra svizzera. Una finale elettrizzante con concorrenti di sei diverse nazioni nell’ultima sfida, ad anticipare quello che potrebbe succedere a Bressanone dal 10 al 12 giugno, anche se nei sei finalisti gli appassionati si aspettano anche un po’ di tricolore italiano. La slovena Janja Garnbret, campionessa olimpica a Tokyo, non ha deluso le aspettative nel weekend svizzero ed è stata la protagonista indiscussa nella tappa d’apertura. Prima nelle qualifiche e prima in finale, la Garnbret è riuscita a mantenere distante nell’ultima prova l’agguerrita rivale statunitense Natalia Grossman, campionessa del mondo in carica, e la svizzera Andrea Kuemin. La migliore interprete tra le azzurre è stata la genovese delle Fiamme Oro Camilla Moroni, argento iridato, che ha centrato un brillante quinto posto nelle qualifiche uscendo però in semifinale. Moroni ha chiuso al 13° posto, mentre si è ritrovata più staccata la compagna di squadra Laura Rogora (35.a).

Nulla di fatto per la compagine maschile azzurra, eliminati tutti già in qualifica. Festeggia il giapponese Tomoa Narasaki che, dopo il secondo posto in qualifica e in semifinale, riesce a spuntare la vittoria imponendosi davanti al connazionale Yoshiyuki Ogata e al francese Mejdi Schalck.

Ora i boulderisti hanno tempo per allenarsi prima di volare a Seoul il 6-8 maggio e poi a Salt Lake City (USA) con il doppio appuntamento il 20-22 e il 27-29 maggio. Dopodiché il mese di giugno si aprirà con l’attesa World Cup di Bressanone, e non sarà necessario chiamare a raccolta gli appassionati italiani e altoatesini in particolare, per sostenere i due spidermen gardenesi Michael Piccolruaz e Filip Schenk.

Quella dell’originale e straordinaria palestra Vertikale sarà un’autentica passerella di campioni ma, come antipasto, il comitato AVS Alpenverein Südtirol propone nella stessa location un altro super evento, il 7-8 maggio l’European Boulder Cup sarà protagonista sempre in Alto Adige.




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