Arrampicata: Alpstation d’Isera, nuova via alla Rocca La Meya

Il 23 luglio scorso Elisabetta Caserini e Ezio Marlier hanno aperto Alpstation d’Isera (270m 7a, 6b+ obbl) una nuova via sulla Rocca La Meya (Alpi Cozie meridionali, Piemonte).
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Rocca La Meya
Ezio Marlier

La Rocca La Meya ha fama di essere una delle più belle pareti calcaree piemontesi. Ma anche, come spesso accade, una delle meno conosciute. Il posto è bellssimo assicura Ezio Marlier, la roccia super e le vie (come Rolling Stones e Piccola Peste e ancora Guanta La Meya e le Cicogne firmate rispettivamente da Fabio Vivalda e Cesare Ravaschietto) assolutamente da non perdere.

Come scrive Ezio Marlier "Alpstation d’Isera" è stato un modo per conoscere e far conoscere questa bellezza nascosta ma anche per augurare in modo speciale la buona sorte agli amici dell'AlpStation d'Isera.


Alpstation d’Isera alla Rocca La Meya
di Ezio Marlier

Capita spesso di voler augurare buona sorte ad amici o colleghi, non sempre si riesce ad essere originali nel trovare i modi. Per un alpinista, forse, la maniera migliore è farlo nel modo più vicino al suo modo di essere interpretando nella semplicità il fare qualcosa di diverso.

Avevo sentito spesso nominare il nome di questa montagna, la Rocca La Meya, si narrava di vie molto belle, su roccia calcarea di eccezionale qualità. Si raccontava di un ambiente straordinario e rilassante, il tutto con un avvicinamento piacevole in mezzo a praterie colorate da 1000 diverse specie floreali.

L’amicizia che mi lega ad uno schivo ma superprolifico alpinista ligure mi aiuta a raccogliere le informazioni necessarie. Fabio Vivalda, con il suo trapano ha scoperto e valorizzato un’infinità di luoghi tra la valle Stura e l’Ubaye, tutto a proprie spese e lasciando due magnifiche linee anche su questa parete. Rolling Stones e Piccola Peste sono due gemme da non perdere.

Sono molti i nomi che si ritrovano su queste mura grigiastre, il più ricorrente è quello di un eccezionale fuoriclasse cuneese, molto schivo alle cronache, Cesare Ravaschietto ha tracciato itinerari di grande difficoltà e logicità: sono sue infatti le vie più impegnative della parete. Alcune delle tante linee tracciate dal Cege, come Guanta La Meya e le Cicogne sono autentici capolavori.

Ecco quindi il modo, non necessariamente su una parete celebrata o chissà su quali difficoltà, per lasciare qualcosa di tangibile, un in bocca al lupo fatto di fatica, sudore e paura, tutte emozioni che fanno anche parte del difficile mondo dell’imprenditoria.

Viene quindi spontaneo chiedersi a cosa si faccia riferimento con la definizione “alpinista”, sarà solo legato ad una pratica in un determinato ambiente o forse a qualcosa di più profondo? Viene anche da chiedersi, a cosa io faccia riferimento con queste righe: cercate “www.alpstation.it” e lo scoprirete.

Ezio Marlier

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