Il rifugio Lambertenghi Romanin (1970m) si trova nelle Alpi Carniche, incastonato tra il gruppo del Volaia e il Monte Coglians. Pareti verticali e uno splendido lago fanno da cornice a questo suggestivo luogo dove si può arrampicare, camminare, salire qualche ferrata o semplicemente godere della bellezza del luogo. Nell’ultimo decennio la zona ha visto l’attrezzatura di numerosissime vie sportive, creando un vero è proprio circolo per l’arrampicata in Carnia. Le opere verticali portano i nomi di Pezzolato-Gojak, Ianese, Zanderigo, Cergol, Sterni e guide austriache.
La roccia presente nella conca del Volaja intorno al Lambertenghi è un eccellente calcare grigio lavorato dall’acqua, al quale si alternano, parti gialle di estrema bellezza. Le vie di roccia, tutte nei pressi del rifugio, sono generalmente attrezzate a spit, ma non mancano vie classiche in pure stile carnico. L’arrampicata è prevalentemente verticale o appoggiata, dove saper usare bene i piedi serve più che la forza nella mani. Sono presenti molti itinerari di roccia sia classici che sportivi e tre palestre di arrampicata, nonché due ferrate di cui una porta in cima al Coglians, il monte più alto del Friuli. Di seguito riporto una ferrata, una falesia e una selezione di 4 vie.
Nome |
Caminata Lago Volaia - Rifugio Lambertenghi – Romanin |
Il rifugio Lambertenghi è una delle località più frequentate delle alpi carniche grazie ad un facile accesso ed una vista magnifica sul lago e sulle montagne circostanti. |
Via Ferrata Nord del Coglians |
La via ferrata Nord del Coglians è un itinerario logico e di grande effetto. La salita, nonostante l’attrezzatura eccellente rimane un itinerario impegnativo per la lunghezza e l'ambiente imponente in cui si svolge. È richiesta quindi una certa esperienza escursionistica. |
Falesia Lastrons del Lago |
Per chi ama la quiete durante la scalata, qui può trovare un luogo tranquillo a misura di famiglia. Un accoglienza fresca di gioventù e la passione dei gestori per la scalata vi faranno sentire a casa. La qualità della roccia è eccellente, puro calcare lavorato dall'acqua, attenzione solo alle cengie detritiche che a volte hanno sassi instabili.
Le vie si trovano all’inizio della rampa di color marrone che dà accesso ad altre vie. Alla base della parete sono ben visibili numeri e sigle di vernice rossa che possono servire da riferimento.
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Mona sensa martel - Torre Carla Maria - 5a 115m S1/S2 |
Questa via, come le altre su questa parete, presenta un ottima roccia su difficoltà contenute e quasi sempre ben protetta. Attrezzata a spit, Mona sensa martel è una delle più facili nel circo del rifugio.
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Con il vento in poppa - Torre Carla Maria - 175m, 7b (6c obbligatorio) |
Bella via con difficoltà sostenute, roccia eccezionale tranne qualche breve tratto e la metà alta dell’ultimo tiro. Via sempre ben attrezzata a spit con numerose possibilità per “aiutarsi” nelle parti più impegnative. Placche grigie si alternano a muri verticali gialli di qualità. L’arrampicata è esigente e tecnica. Il passaggio duro di 7b è un boulder di un metro e mezzo in partenza dalla sosta, facilmente azzerabile poi il tiro merita.
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Complimenti al cuoco - Parete Ovest del Lastrons del Lago - 6a+ 300m S1/S2 |
La parte iniziale della via presenta una roccia ottima, più in alto invece si presentano alcuni brevi tratti detritici. La vie è attrezza completamente a spit ma può necessitare di qualche integrazione.
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Via Nessie - Parete Ovest del Lastrons del Lago - 6c 135m S1/S2 |
Bella via con difficoltà obbligatorie sul 6a, ottima per approcciare le difficoltà più elevate.
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Prima di concludere lascio l'occasione per presentare il rifugio Lambertenghi Romanin ai diretti interessati, i gestori, i quali, con voglia da vendere, hanno deciso di arrampicare un pochino meno (d’estate) per dedicarsi ad una grande passione, l’accoglienza in montagna!
"Siamo tre giovani amici appassionati di montagna e animati dalla voglia di far conoscere gli spettacolari scenari della nostra Carnia, la zona montuosa del Friuli Venezia Giulia. Quest'ultima, culla di montagne che sono state scuola di roccia per importanti alpinisti passati come Giusto Gervasutti e Cirillo Floreanini, tanto per citarne alcuni, ma anche per alpinisti che appartengono ancora al presente come Roberto Mazzillis o Pezzolato. La nostra scelta di gestire un rifugio nasce con l'intento di far scoprire a chi ignora e far riscoprire a chi già conosce ma è dimentico, i magnifici scenari che questa valle ci regala. Riteniamo che la montagna abbia molto da offrire a persone di ogni età ed è per questo che ci impegneremo ad organizzare eventi e giornate dedicate sia agli adulti che ai bambini. In ogni momento della giornata saremo inoltre pronti ad offrirvi ospitalità, il calore di un riparo e un buon piatto legato ai sapori e alle tradizioni della nostra terra. Crediamo che i produttori locali vadano premiati e sostenuti ed è per questo che la nostra scelta è indirizzata al km zero, per un prodotto sano e locale."
Ringrazio InMont, IV Grado, Monvic e Redelè per la collaborazione e la fornitura di alcune relazione e foto, nonché il rifugio e la splendida nuova gestione.
Marco Milanese, a.guida alpina