Alex Honnold, intervista dopo Too big to Flail ai Buttermilks

Una breve intervista ad Alex Honnold dopo la sua recente prima salita del boulder Too Big To Flail ai Buttermilks, Bishop, USA.
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Alex Honnold su Too Big to Flail, Buttermilks, Bishop USA
Wills Young

L'altro giorno abbiamo riportato la notizia del nuovo ed altissimo boulder di Alex Honnold sul Luminance Block nei Buttermilks, vicino a Bishop, USA. Tecnicamente Too Big to Flail si aggira attorno al 7C + e quindi non è il più difficile della zona, ma data la sua altezza (circa 14m) è certamente uno dei più seri. Nella nostra breve intervista, Honnold ci fornisce alcuni dettagli.


Alex, è il boulder più alto nei Buttermilks?
Questa potrebbe essere la linea più alta che ho mai visto nei Buttermilks, ma è difficile dire con certezza se ce ne sono altre perché c'è così tanta roccia lì. Però è sicuramente raro trovare una linea così bella su roccia così buona.

Se questa linea fosse da qualche altra parte ...
Se fosse da qualche altra parte sarebbe sicuramente spittata. Ma è questa la cosa che rende i Buttermilks così “fighi”, questo posto ha uno stile unico. E' una sorta di gioco, un po' come sul gritstone in Inghilterra.

Too big to Flail, quando l'hai scovato?
Il progetto è descritto nella nuova edizione della guida quindi non è che fosse un segreto. Tra l'altro, è stato tentato per la prima volta dal climber inglese George Ullrich nel 2008, anche se per una linea linea leggermente diversa. (ndr nel 2008 Ullrich era riuscito a salire il boulder in toprope, ma poi durante l'avvicinamento dell'ultimo giorno del suo viaggio la sua macchina si è rotta e non ha più potuto tentarlo.)

L'hai provato con la corda dall'alto...
Sì, prima l'ho lavorato per tre giorni, un giorno speso a verificare se era possibile, poi altri due giorni per provare i movimenti. La qualità della roccia è perfetta e ideale per questo tipo di progetto.

L'arrampicata è molto aleatoria e abbiamo letto che avevi molta paura. Più che sulle tue altre solitaria, come The Phoenix o Heaven?
La citazione riferita alla mia paura era solo il riferimento al solito nervosismo che accompagnano ogni salita di questo genere. Ma poi, mentre arrampicavo, mi sentivo molto bene. Molto meglio rispetto a quando l'ho provata con la corda dall'alto. Ero un po' nervoso, ma mi sentivo molto solido e nel complesso ero probabilmente meno spaventato rispetto a tutte le altre solitarie vere che ho fatto, perché avevo i crashpad che mi proteggevano per la maggior parte del boulder.

Sì, 34 crash pad... Un nuovo record mondiale ;-)
Ha ha. Cominciavo a sentirmi un po' sciocco, ma alla base del boulder c'è un buco piuttosto grande. Si potrebbe sicuramente fare con meno pad, anche se ero felice di averli tutti.


- Alex Honnold, l'intervista dopo Heaven e Cosmis Debris free solo in Yosemite
- The Phoenix in solitaria - intervista ad Alex Honnold e una riflessione di Ray Jardine





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