Addio a George Whitmore, pioniere di The Nose su El Capitan
È deceduto per complicazioni causate da COVID-19 il climber statunitense George Whitmore, conosciuto nel mondo dell’arrampicata soprattutto per aver effettuato, insieme a Wayne Merry e Warren Harding, la prima salita di The Nose su El Capitan, nel 1958. L’anno precedente l'Half Dome era stato salito da Royal Robbins, Jerry Gallwas e Mike Sherrick. Così, per non essere da meno, Warren Harding aveva deciso di puntare verso l’obiettivo più ghiotto in assoluto: la prua più evidente di El Capitan. All’epoca l’enorme e illibata parete di granito era ritenuta impossibile ma dopo i 47 giorni d’apertura tra il 1957 e 1958, alle 6 di mattina del 12 novembre Harding, Merry e Whitmore, dopo 12 giorni in parete, sono sbucati in cima a El Cap, aprendo la prima via sul monolito e, contemporaneamente, la linea destinata a diventare la big wall più famosa al mondo.
Oggi, ricordando Whitmore su Instagram, l’esperto dello Yosemite Hans Florine ha scritto: "George è sempre stato umile nella descrizione del suo ruolo nella salita. Immagina di essere stato nel posto giusto al momento giusto. Ma quello che lui, Warren e Wayne hanno fatto è stato così assolutamente anticonformista e palesemente pericoloso che quei tre uomini erano speciali. Hanno scelto di decidere per se stessi quale sarebbe stato un buon uso del loro tempo. C'erano un milione di cose da fare oltre a scalare El Capitan, mille ragioni e un milione di scuse per restare con i piedi per terra. Rimango ancora sbalordito quando penso all'attrezzatura del 1958, alla cultura dell'epoca e a come scalare quel muro di 1000 metri fosse oltre ogni immaginazione."
Nato nel 1931 a Fresno in California, Whitmore aveva iniziato ad arrampicare nel 1953. Era farmacista di professione e oltre all’arrampicata, Whitmore sarà ricordato per la sua sensibilità ambientalista. Insieme al Sierra Club ha aiutato a stabilire il California Wilderness Act del 1984, che ha aggiunto 1,8 milioni di acri al National Wilderness Preservation System.