Adam Ondra racconta l'a-vista di Bella Regis 8c+

Il racconto di Adam Ondra che il 7 aprile alla falesia Bus de Vela (Trento) Adam Ondra è riuscito a salire Bella Regis 8c+ a-vista.
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Adam Ondra a-vista su Bella Regis 8c+, Bus de Vela il 7/04/2012
Inka Matouskova
Come di consueto la notizia aveva immediatamente fatto il giro del mondo: Adam Ondra era riuscito a salire un altro 8c+ a-vista. Questa volta non in Spagna, ma a casa nostra, nella difficile falesia di Bus de Vela (TN), scoperta inizialmente da Roberto Bassi e sviluppata negli ultimi anni da un fortissimo gruppo di giovani climber italiani trainato da Gabriele Moroni.

Infatti, proprio il novarese Moroni, in questa falesia trentina ha lasciato il suo segno liberando, tra altre, due super vie, Il Frutto del Diavolo 8c+/9a e Bella Regis 8c+. Ed è proprio per questo “segno” che Ondra è arrivato in Italia due weekend fa, raccogliendo un bottino da spavento. Partendo, appunto, dall' 8c+ a-vista di Bella Regis (il suo secondo 8c+ a-vista in Italia dopo L'Avaro al Tetto di Sarre) e, come specifica lui stesso, il primo mettendosi i rinvii. E poi continuando con due 8c a-vista, a cui si aggiungono una lotta da titani (persa per ora) sul Frutto del Diavolo e poi la prima libera di un 9a di Loris Manzana in una falesia vicino ad Arco. Ecco come il 18enne climber delle Repubblica Ceca ci ha raccontato il suo viaggio in queste falesie e l'importanza di ascoltare il proprio corpo.


Bus di Vela di Adam Ondra

Il Bus di Vela mi ha impressionato con il suo stile di arrampicata davvero unico nel suo genere. Nonostante l'ambiente strano e un po' “sporco”, la qualità della roccia è fenomenale e naturalmente vengono fuori prese che difficilmente si trovano sul calcare, come grandi svasi e strani buchi da tenere a dita stese. Le vie sono complesse e richiedono tutto, resistenza, forza pura e gran tecnica. Sono stato sbalordito da questa falesia, ma vale la pena andarci soltanto per quelli che arrampicano ai livelli più alti, infatti le vie più semplici non sono gran che secondo me.

Quando sono arrivato alla falesia ho subito pensato che fare delle a-vista qui sarebbe stato difficile, e durante il riscaldamento sul 7a+ e l'8a ho avuto delle difficoltà. Poi è arrivato il momento di Bella Regis: la prima sezione di 7c è andata male e ho sbagliato la sequenza, ma poi ho salito velocemente il resto della via, ho lottato sul passaggio chiave e sono riuscito a salire a-vista la mia prima via mettendomi i rinvii!

Per quanto riguarda il grado non ho la certezza: su due movimenti stavo per cadere ma sono stato fortunato, poi quando sono arrivato in catena non ero così in ghisa come mi sarei aspettato. Non ho un paragone recente perché non mi sono dedicato così tanto all' a-vista e non so se sono veramente così in forma come penso e spero. Infatti, prima di questo viaggio sapevo di essere abbastanza in forma e questo mi è stato confermato durante un allenamento quando ho chiuso un concatenamento di vie attorno al 9b nella falesia di casa di Holstejn, Moravsky kras. Inoltre, nella falesia di Oboki in Slovenia avevo salito Iluzija 8c a-vista ed avevo fallito per un pelo nell' a-vista di Kotecnik 8c+.

Per concludere, durante il mio viaggio in Italia ho liberato un 9a chiodato da Loris Manzana in una falesia vicina ad Arco. Inizia con una sezione boulder e finisce con una sezione di grande resistenza. Ho chiuso la via in una giornata, durante la quale ho anche pulito un po' la via e cercato di capire le sequenze. Non sono convinto del grado, la via non è pulita del tutto e si rompevano gli appoggi, il che rendeva la libera un po' strana, ma sono sicuro che non sarà molto più facile di 9a.

In questo viaggio ho tentato due 8c a-vista e sono riuscito su entrambi, ma questo ovviamente non significa che riesco sempre a fare l'8c al primo colpo. In genere però, se la via è lunga senza sequenze estremamente complicate, è abbastanza probabile che io riesca a salirla a-vista. In questi due casi le condizioni erano eccellenti: circa 10°C, cielo nuvoloso e la roccia era sorprendentemente asciutta per questa stagione. In genere, nell'a-vista le condizione non sono così cruciali come nelle rotpunkt, semplicemente perché i movimenti non sono così estremi e devi sempre prenderti il tempo per ispezionare il terreno sopra di te, mentre sghisi e prendi la magnesite.

Parlando di tempo: come l'anno scorso, anche quest'anno mi sono concesso una pausa all'inizio dell'anno. Ancora una volta è stato difficile non arrampicare, ma poi quando ho ripreso l'allenamento ero più motivato che mai. Sembra che questo sia un mio problema, devo sentirmi stanco per avere la sensazione che mi sto allenando, ma distruggersi non è il modo migliore per allenarsi. Ho rischiato di farlo lo scorso gennaio, ma poi mi sono fermato. Sto imparando, lentamente, ad ascoltare di più il mio corpo...


Gabriele Moroni Bella Regis, 8c+




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