A David Lama e Angela Eiter la prima tappa della Climbing Worldcup Lead di Imst

Il 12/05 la prima tappa della Coppa del mondo di arrampicata sportiva Difficoltà è stata vinta dagli austriaci David Lama e Angela Eiter. Jenny Lavarda con il 5° posto è la migliore italiana.

Partita: anche la Coppa del Mondo 2007 di difficoltà (in ordine di tempo l'ultima delle specialità dell'arrampicata di gara a partire, dopo il boulder e la velocità) ha staccato gli ormeggi da Imst. Un inizio a dir la verità senza troppi scossoni visto che i "padroni" di quest'avvio sono ancora gli stessi: la campionessa del mondo, nonché vincitrice delle ultime tre edizioni della World Cup, alias l'imperatrice (come definirla altrimenti?) Angela Eiter, e David Lama, ovvero l'imperatore annunciato che dall'anno scorso, suo primo anno tra i senior, ha già messo nel carnet i titoli europei di Difficoltà e Boulder nonché l'argento della Worl Cup difficoltà 2006. Due austriaci al comando, dunque - e questo vorrà pur dire qualcosa: perlomeno che quella austriaca è ormai da tempo una "scuola di arrampicata" da studiare - e due campioni assoluti che vista l'età (21 anni la Eiter, 16 anni Lama) sembrano destinati a "marchiare" ancora per un po' il panorama mondiale delle gare di arrampicata.

Alle loro spalle, sul podio di Imst, troviamo un parterre de roi che vede al secondo posto il solito gladiatore-spaccatutto, il ceco Tomasz Mrazek, lo spagnolo Patxi Usobiaga (vincitore del Trofeo 2006) al terzo, mentre - anche se poi è finito solo 5° - c’è da segnalare la grande gara dell’olandese Jorg Verhoeven: parimerito con Lama nei primi due turni. In gara femminile, invece, rispunta come ancella d'onore (e prima avversaria) della Eiter una rinata Muriel Sarkany, ovvero la gran regina dell'arrampicata detronizzata proprio dall'imperatrice austriaca, che a 32 anni conferma la sua (immensa) classe, mentre con il terzo posto brilla il talento della 19enne Katharina Saurwein, altro giovane tesoro della scuola austriaca. A tener alta la bandiera italiana, invece, è Jenny Lavarda unica della squadra azzurra a passare in finale e alla fine 5a. Mentre in gara maschile il migliore azzurro è l'intramontabile Luca Zardini, alla fine 15° ma a pochissima distanza dalla 11a-12a posizione.

Il piccolo-climber-terribile David Lama ha fatto sua la gara in maniera perentoria: è suo uno dei quattro top delle qualificazioni (con quelli di Mrazek, Verhoeven e Puigblanque), sua una delle due catene delle semifinali (sempre con Verhoeven), ed è ancora suo lo sprint vincente della finale che lo conduce vicinissimo al top e parecchi metri avanti a Mrazek. Agli altri non resta che adeguarsi. Con Mrazek che riesce ad agguantare l’argento rintuzzando di poco la gran rimonta in finale di Usobiaga che è terzo. Mentre lo svizzero Cedric Lachat è 4°, seguito nell’ordine: dall’olandese Jorg Verhoeven (solo 5° dopo essere stato in testa alla gara con Lama fino alle semifinali), dal vice campione d’Asia il giapponese Sachi Anma (6°) e dallo spagnolo Eduard Marin Garcia (7°) che precede il connazionale Ramón Julian Puigblanque autore di una finale incolore.

Da segnalare al 9° posto, e primo degli esclusi dalla finale, il “mito” Yuji Hirayama: un’altra conferma che la classe davvero non è acqua… tanto più che il 38enne fuoriclasse giapponese sembra intenzionato a partecipare a tutto il circuito il Coppa. Da dimenticare (e superare in fretta) invece, la gara di Flavio Crespi incappato con il 21° posto in una semifinale assolutamente opaca: anche ai campioni può succedere… Mentre per gli esordienti Nicola De Mattia e Alessandro Fiori (entrambi al 33° posto) e Manuel Coretti (44°) si è trattato di un primo approccio “normale” e di "rodaggio" con il grande circuito internazionale.

Tra le donne, detto di Angela Eiter (top in qualificazione, unico topo in semifinale e altissima ad una grande distanza dalle altre in finale) come dominatrice della gara. Detto del gradissimo rientro al top della belga Muriel Sarkany (un 2° posto da incorniciare il suo). Va senz’altro ribadito il valore del bronzo della Saurwein. E va segnalata sia la ripresa della svizzera Alexandra Eyer (4° posto). Ma anche (e soprattutto, almeno per noi ) la grande rimonta di Jenny Lavarda che, partita male in qualificazione dove era solo 19a, ha saputo centrare un 5° posto davvero notevole, confermandosi ancora l’unica italiana in grado di competere con le migliori al mondo. Prova ne sia che, non a caso, alle sue spalle è terminata una stella di prima grandezza come la francese Sandrine Levet.

Anche per la Difficoltà mondiale i giochi sono partiti dunque… Saranno lunghi ancora sette tappe e, a guardare dall’esordio, avranno due “lepri” (ovviamente Lama e la Eiter) da inseguire. Un inseguimento che è sicuramente più pressante in gara maschile con i soliti sei-sette super climber (Mrazek, Verhoeven, Usobiaga, Puigblanque, Lachat ma anche Crespi) che hanno tutti le carte in regola per impensierire (ma anche battere) il fenomeno austro-nepalese dell’arrampicata… Buona corsa a tutti!


L’appuntamento con la 2° tappa della IFSC Climbing Worldcup Leads è a Zurigo (Sui) il 15 e 16 giugno 2007.

classifica maschile
1 David Lama AUT
2 Tomás Mrázek CZE
3 Patxi Usobiaga Lakunza ESP
4 Cédric Lachat SUI
5 Jorg Verhoeven NED
6 Sachi Anma JPN
7 Eduard MarinGarcia ESP
8 Ramón Julian Puigblanque ESP
9 Yuji Hirayama JPN
10 Fabien Dugit FRA
11 Michaël Fuselier FRA
12 Martin Stranik CZE
13 Sylvain Millet FRA
14 Kilian Fischhuber AUT
15 Luca Zardini ITA
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classifica femminile
1 Angela Eiter AUT
2 Muriel Sarkany BEL
3 Katharina Saurwein AUT
4 Alexandra Eyer SUI
5 Jenny Lavarda ITA
6 Sandrine Levet FRA
7 Mina Markovic SLO
8 Charlotte Durif FRA
9 Florence Pinet FRA
10 Barbara Bacher AUT
10 Natalija Gros SLO
10 Maja Vidmar SLO
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