Osservatorio FlyEye, il Cai risponde alle affermazioni del presidente di Eie Group
Il presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani e il delegato alle attività ambientali Mario Vaccarella, in merito alle affermazioni del presidente di Eie Group Gianpietro Marchioni riportate ieri dal quotidiano La Repubblica, secondo il quale il progetto del nuovo osservatorio astronomico FlyEye sul Monte Mufara (Parco delle Madonie) "ha un impatto ambientale molto minore di qualunque rifugio Cai", chiariscono che:
"Oggi il Club alpino italiano non costruirebbe mai un rifugio con questi volumi ad altitudini elevate, perdipiù in zone a protezione integrale. I rifugi che si trovano in alta montagna sono stati costruiti in periodi storici passati, quando non esistevano le aree protette e la sensibilità ambientale era diversa. Il Cai oggi sceglierebbe un sito idoneo".
Il presidente Montani e il delegato Vaccarella (quest'ultimo residente a Petralia Sottana, comune nel cui territorio si vorrebbe costruire l'osservatorio astronomico) concludono:
"Possiamo tranquillamente affermare che il paragone utilizzato per descrivere l'impatto ambientale dell'osservatorio non regge, poiché i rifugi fanno parte del paesaggio montano esistente".