Marco Albino Ferrari e Pietro Lacasella in bici da Cortina a Innsbruck per il bob delle Olimpiadi 2026
La pista da bob di Cortina d’Ampezzo rimane una delle opere più contestate dei Olimpiadi Invernali di Milano - Cortina 2026. È di pochi giorni fa la sensazionale notizia che la gara d’appalto per la costruzione del nuovo impianto sia andata deserta. Un’alternativa agli incalcolabili danni ambientali e i costi altissimi di costruzione e gestione ci sarebbe, ovvero l’utilizzo degli impianti ad Innsbruck, subito oltre il confine austriaco. Una soluzione intelligente, tra l’altro avvallata dal Comitato Olimpico Internazionale nel marzo di quest’anno.
Comunque la si pensi, si tratta di un progetto faraonico. Per dare nuovamente visibilità alla question, pochi giorni fa Marco Albino Ferrari e Pietro Lacasella hanno percorso i 168 chilometri che separano Cortina da Innsbruck in bici.
"Trasferire qui le gare non sarebbe nemmeno un fallimento progettuale ma un’ottima occasione per dimostrare al mondo che l’Italia può farsi portabandiera di una nuova modernità." ha spiega Lacasella all’arrivo nella capitale tirolese. Mentre Ferrari ha concluso "Sarebbe una scelta coraggiosa e persino astuta, potrebbe mostrare la potenza di un’Italia che si fa portavoce di un mondo che cambia."