Allo Zucco Barbisino Ivo Ferrari e Flavio Leoni aprono la Via dei Nonni
È stato un giorno mentre arrancando, cercando di tenere il passo di mio figlio lungo i sentieri sotto la Nord dello Zucco Barbisino, che ho immaginato e visto una nuova, classica possibilità.
Subito mi sono informato. Pietro Buzzoni, grande conoscitore del posto nonché apritore di numerose linee e compilatore di guide, mi ha gentilmente mandato un file con le linee presenti sulla parete… si! Qualcuno si era dimenticato la linea più facile!
La mia "solita" compagna d’arrampicata, che è anche la mamma dei miei figli, non aveva una gran voglia di usare il martello. Flavio invece forse inconsapevole ha accettato l’invito.
Saliamo in funivia fino ai Piani di Bobbio, non sarebbe etico, ma io considero altre cose non etiche e, giunti sotto la parete, iniziamo subito la linea immaginata. La roccia è molto bella, tipica della zona, appigli generosi e ottime possibilità di proteggersi. Poco distante noto gli spit delle Moderne.
Il martello lavora il giusto…poco! Ci divertiamo, sotto lungo il sentiero numerosi escursionisti passano diretti non so dove, le opportunità non mancano sicuramente. Anche se poi la meta finale è il Rifugio Lecco gestito in maniera impeccabile e seria, dove si mangia divinamente.
Una lunghezza dopo l’altra, tutto scorre nei migliori dei modi. Attrezzo la sosta e parto per il penultimo tiro, quello che sembra il più duro, una rettilinea fessura in un diedro altrettanto rettilineo, fantastico e piacevole.
Manca una lunghezza, per oggi ho finito, avanti il giovane, che non si dica che il "vecchio" non cede mai il passo! Arriviamo in cima e…. cavolo come si mangia bene, che bellissimo posto ricco di mille colori, mi piace proprio il Rifugio Lecco e la conca con le sue numerose pareti.
Mentre scendiamo a piedi decidiamo di chiamare la via “dei Nonni” e dedicarla a tutti quei Nonni che il virus si è portato via in una frazione di secondo. Quei nonni che i divieti ci hanno impedito di salutare, quei nonni finiti nei sacchi e sui camion militari…
Ciao Papa, eri un Nonno fantastico.
di Ivo Ferrari