Via Giove, un altro gioiellino d'arrampicata di Heinz Grill & Co in Vallaccia, Dolomiti

Beppe Ballico racconta la recente ripetizione della Via Giove, la via d'arrampicata aperta da Heinz Grill, Florian Kluckner, Klaus Oppermann, Franz Heiss e Barbara Holzer nell'estate 2015 sul Sasso delle Undici, Vallaccia, Dolomiti.
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Durante la ripetizione della Via Giove, Sasso delle Undici, Vallaccia (Dolomiti): Saverio sul quinto tiro
Beppe Ballico

Un sabato come tanti altri di agosto, mi organizzo con Saverio, compagno di tante scorribande, per ripetere una via all'Agner, tutto era progettato, salita, bivacco e discesa, sembrava tutto ok, ma quando la "sfiga" ci vede lungo... le cose non vanno come devono andare. Un bollino rosso da traffico mi fa tardare sulla tabella di marcia e tutto salta, due giornate stupende con zero termico a 4400 m... peccato!

Sono le 17, troppo tardi per salire alla base della Torre Armena, soprattutto se non si conosce l'avvicinamento. Scatta il piano "B" e decidiamo, viste le temperature, di salire domenica in Vallaccia a ripetere "Giove", una via aperta in più riprese nell'estate 2015 da Heinz Grill e i suoi compagni.

Con Heinz mi sono sentito telefonicamente svariate volte per congratularmi delle vie aperte soprattutto in Dolomiti, tra le Pale di San Lucano e di San Martino. Lui è un alpinista di gran classe e, al di là delle ingiuste ed inutili critiche rivoltogli negli ultimi periodi, ritengo meriti solo stima per la scelta delle linee, dei luoghi e dello stile di chiodatura.

In Vallaccia, sempre alla Cima Undici, l'anno scorso avevo ripetuto "Saturno", altro capolavoro su una parete di roccia super, ricca di clessidre e buchi, dove ci si protegge esclusivamente con protezioni veloci, sapendo usare bene i piedi ma soprattutto la testa.

La domenica dunque, dopo la bellissima camminata di un'oretta raggiungiamo questo magnifico anfiteatro naturale con al centro il comodo Bivacco Zeni, ottimo e pratico punto di partenza per tutte le vie.

Tutto intorno la storia dell'alpinismo che ha visto salite importanti tra gli anni '70 e '80, salite da antologia come la Maffei-Frizzera alla Torre Vallaccia, la Via dei cinque muri alla Piramide Armani, Dei tre diedri, Il Canto del cigno e tante altre non meno importanti.

E proprio qui Grill, dalla fine degli anni '90 ad oggi, ha aperto numerose vie come Il canto del silenzio alla Piramide Delmonego, la Guglia Davide Pinamonti, il Pilastro bello, la Via dei tre settori, il Camino rosso e la Strettezza, tutte vie di puro divertimento su roccia quasi sempre ottima.

Purtroppo la cosa che mi stupisce ogni volta che ritorno in questo gruppo, è la poca frequentazione alpinistica sebbene il breve avvicinamento e il comodo punto d'appoggio del bivacco facciano di questo luogo un angolo ancora selvaggio e a torto poco celebrato.

Oggi con Saverio, sebbene sia domenica, siamo soli assieme ad una cordata su Saturno, in una giornata perfetta per scalare a nord, senza una nuvola in cielo e in un luogo perfetto per trovare la totale tranquillità... il massimo.

I tiri, già dall'inizio, si susseguono su roccia strabiliante, dove Heinz e soci, sono riusciti a trovare il "facile" nel difficile con una logica quasi disegnata con solo protezioni naturali e chiodi.
Di particolare bellezza L6 su placca compattissima, dove l'uso dei piedi e della testa, creano un ottimo mix per stare tranquilli sui 40 metri di placca di VII con 8 protezioni.

Mentre saliamo, ci rendiamo conto che la via è un "gradino superiore alla vicina Saturno e a volte con il Sav, mi fermo in sosta a ripetere che per aprire vie del genere, ci vuole "pelo", occhio e saper leggere la parete. Tutti ingredienti che ho trovato in tutte le numerose vie di Heinz che ho salito.

Anche la terz'ultima lunghezza, quella della fessura, è un altro capolavoro che, con astuzia e logica, Grill e Co. sono riusciti a superare con solo uso di chiodi e protezioni veloci .
Alla fine, anche Giove come Saturno si presenta come un altro gioiellino, su una parete stupenda e difficile allo stesso tempo, di cui è possibile beneficiare solo grazie all'immenso lavoro e creatività di Heinz e del suo gruppo.

Mi sento di dire che a Grill e a tutto il suo entourage va tutta la mia stima e il sostegno per come stanno valorizzando alcune zone ancora selvagge delle Dolomiti, permettendo così a tanti arrampicatori di ritrovare la totale libertà immersa nella solitudine della natura. Infine, aldilà di tutte le maldicenze e malignità, spero vinca la vera passione per l'alpinismo. Bravo Heinz Grill!

Beppe Ballico CAAI


SCHEDA: Via Giove, Vallaccia, Dolomiti




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