Via ferrata Rio Ruzza
Il termine Passo viene collegato perlopiù nell’ideale collettivo ad un luogo di passaggio e transito spesso spoglio e scarno, dove l’occhio del viaggiatore corre veloce e non si sofferma ad osservare. Non possiamo certo accollare questo stereotipo al passo del Ballino, uno spartiacque naturale, a circa 30 minuti da Riva del Garda che divide il bucolico ed affascinate paese di Ballino e il rinomato lago di Tenno dall’altopiano di Fiavè. Uno degli altipiani dove il tempo sembra essersi fermato, o meglio sembra ancora viaggiare a braccetto con i ritmi e le tradizioni contadine legate all’agricoltura e dettate dall’alternanza delle stagioni.
Per la valorizzazione del territorio inizialmente, da parte del Comune e ad opera del famoso alpinista Elio Orlandi, era stata costruita una prima e brevissima parte di sentiero attrezzato. Quest’anno il lavoro è stato completato con una parte superiore che aggiunge certamente del pepe in termini di difficoltà all’avventura. Una nuova ferrata che si sviluppa lungo le pareti della cascata del Rio Ruzza esposta ad est con bella e ampia vista sul paese.
Un breve avvicinamento con punto di partenza il paese di Ballino nei pressi della piccola fontana posta in fronte al campanile della Chiesa, attraverso prati e verdissime e rigogliose faggete seguendo le indicazioni per Cascata Sajat porta alla base della cascata. Da qui inizia l’intrigante salita - perfettamente allestita con staffe funi e ben tre ponti tibetani mozzafiato - che permettono mettendo in gioco tecnica e forza di alternarsi lungo i due versanti della cascata.
Alcuni passaggi esposti danno il senso di poter toccare con mano l’acqua che anima, impetuosa, la cascata. Si tratta di una salita non lunga ma di un certo impegno tecnico che regala emozioni grazie al particolarissimo e suggestivo contesto ambientale, che varia dalla dimensione rurale fiabesca di passo Ballino all’inattesa avventura alpinistica.
Per quanto riguarda la discesa la segnaletica risulta chiara, si percorre una strada forestale con segnavia Sat 420 in discesa fino ad incontrare dei nuovi cartelli in legno con indicazioni in rosso; varie le opzioni che permettono di ricongiungersi alla base della cascata o di continuare in direzione del Passo Ballino.
A mio avviso vale la pena continuare, compiendo così un percorso ad anello senza camminare mai lungo lo stesso tracciato, nel finale seguendo le indicazioni per l’abitato di Ballino.
di Matteo Guardin, Guide Alpina MMove
SCHEDA: Via ferrata Rio Ruzza, Ballino
Altre vie ferrate attorno ad Arco e il Lago di Garda
Via ferrata delle Aquile alla Cima Paganella
a Via ferrata delle Aquile sulla imponente parete est della Cima Roda della Paganella in Trentino è stata inaugurata pochi anni fa e gode di una straordinaria vista panoramica sulla Valle dell’Adige, le Dolomiti di Brenta fino al Lago di Garda.
Via ferrata Monte Colodri
Itinerario percorribile in ogni stagione, non impegnativo e capace di offrire bellissimi scorci panoramici sulla conca di Arco e sulla strapiombante parete est dei Colodri. Questo percorso e’ stato realizzato nel 1981 dalla Sezione S.A.T. di Arco per facilitare il rientro agli alpinisti che salivano sulle vie di roccia del Monte Colodri.
Via ferrata Cima Capi
Via ferrata esposta e ben attrezzata, molto panoramica e a picco sul lago di Garda. Adatta a chi ama le escursioni e vuole iniziare l'attività su vie ferrate o sentieri attrezzati. L'escursione è di notevole impegno in considerazione del dislivello e sviluppo da percorrere. Si svolge interamente sulla riva occidentale dell'alto Lago di Garda, offre scorci di rara bellezza sul Lago e sulla valle del Sarca, a volte con esposizioni mozzafiato per la verticalità delle pareti sottostanti.
Via ferrata Rio Sallagoni al Castel di Drena
tinerario percorribile in ogni stagione, non impegnativo e capace di offrire dei bellissimi scorci in un ambiente suggestivo all’interno di un canyon di rara bellezza. Questa ferrata, se pur non molto lunga merita sicuramente una visita.
Via Ferrata Monte Albano
Via ferrata molto impegnativa e richiede buone doti alpinistiche e preparazione fisica e atletica. Supera un dislivello di 300m, arrivando a quota 600m. Risale pareti verticali e talvolta strapiombanti con il minimo utilizzo di mezzi artificiali.
Via ferrata Che Guevarra al Monte Casale
Via ferrata intitolata al rivoluzionario Cubano, l’itinerario supera il versante est della grandissima parete del Monte Casale nel suo margine meridionale. Il tracciato, ad esclusione della prima parte che ci sono alcuni salti verticali, si snoda tra placche levigate, canali e cenge. Questa via attrezzata, tecnicamente non molto impegnativa, richiede buoni doti alpinistiche, preparazione fisica e atletica. L’itinerario supera un dislivello totale di 1380m, arrivando a quota 1630m della cima del Monte Casal