Valle Stura di Demonte, cascate di ghiaccio in Piemonte
Qualche idea per andare a visitare la Valle Stura di Demonte in Piemonte e per fare qualche salita su cascate di ghiaccio nel Vallone di Collalunga e nel Vallone di Pontebernardo. Di Elio Bonfanti.
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Bagna Caoda
Elio Bonfanti
La Valle Stura
Questa vallata è interamente nella provincia di Cuneo, si sviluppa per circa 50 Km ed inizia da Borgo San Dalmazzo per terminare al Colle della Maddalena o col di Larche per i Francesi. Questo è un vero e proprio spartiacque alpino che divide le alpi Marittime dalle alpi Cozie, ed è anche un importante valico stradale (statale 21) aperto tutto l’anno che la collega con la Francese valle dell'Ubaye.
L’orientamento del solco vallivo è verso Ovest sino all’ abitato di Pianche, da dove, piega poi leggermente verso Nord, Dalla valle principale si diramano parecchi valloni laterali, alcuni dei quali particolarmente significativi sia per dimensioni che per risorse ambientali e sono per lo più percorsi da antiche strade militari che permettono tutt’ ora di salire, talvolta abbastanza in alto, con mezzi motorizzati.
Il vicino Brec de Chambeyron offre delle salite alpinistiche interessanti ma le attività sportive legate alla frequentazione di questa vallata sono molteplici, si possono praticare tutto l’anno e vanno dall’ arrampicata allo scialpinismo (vera vocazione della valle) , dal kayak al ciclismo sia su strada che fuoristrada, per arrivare sino all’ arrampicata su ghiaccio. Attività questa sicuramente marginale e circoscritta ad un numero ristretto di flussi (rispetto ad altre vallate alpine) ma che trova la sua perla nell’ effimera cascata delle Barricate che domina, dall’alto dei sui 500 metri di sviluppo l’abitato di Pietraporzio.
Negli anni l’esplorazione alla ricerca di linee ghiacciate è stata sistematica e febbrile ad opera perlopiù dei personaggi di spicco dell’ alpinismo Cuneese ed è a mio parere, culminata con la realizzazione di L’ostu d’oc da parte di Bianco, Guastavino e Ravaschietto imbeccati da una soffiata del Valdostano Ezio Marlier. Sembrava quindi che oramai tutto fosse stato salito ed esplorato ma ecco che un inverno senza neve come questo ha permesso di scovare delle nuove linee certamente non indimenticabili come quelle menzionate ma che certamente permetteranno a molti di trascorrere delle belle giornate su ghiaccio.
Tra il 2010 e gli ultimi mesi del 2015 Danilo Collino, molto attivo in valle, accompagnato da un nutrito numero di amici, in varie stagioni oltre ad aver scovato e salito una serie di flussi di modesta difficoltà nel vallone di Sant’ Anna di Vinadio, ha fatto visita nel 2012 al vallone di Collalunga trovando, dopo il lago di San Bernolfo, una serie di linee ancora inscalate che sia pur di breve sviluppo e non troppo difficili potevano essere salite seguendo varie linee.
Personalmente in modo abbastanza continuativo frequento questa bella vallata e quest’ anno sfruttando come già detto il vantaggio dato dalla carenza di neve mi sono spinto nel vallone di Pontebernardo raggiungendo il rifugio Zio John ai prati del vallone posto a 1750 metri. Da questo risalendo l’ evidente vallone soprastante su una agevole mulattiera in direzione del rifugio della Lausa mi sono imbattuto in una serie di colate sulla destra idrografica (sotto i Becchi delle Scolettas) che avevo già avuto modo di apprezzare anni prima durante una gita di scialpinismo. Pensavo che entrambe sarebbero andate ad aggiungersi al novero delle ultime scoperte ma poi parlando prima con Angelo Siri e verificando poi sul libro "Cascate" di Ghibaudo mi sono reso conto che una di queste, era, insieme ad un'altra appena più in basso, già stata salita nel 1989... ed erano state chiamate le Püpe d’ Or ad imperitura memoria di un qualche prosperoso petto femminile incontrato durante la campagna di ricerca svolta in valle. Ora però sul fatto che da allora nessuno sia mai tornato in quei luoghi qualche dubbio ce l’ho per cui con buona pace di tutti direi che per ora posso darla come possibile prima salita e che, se qualcuno pensa di averla fatta prima del sottoscritto sarà un piacere rettificarne l’attribuzione.
PUNTI DI APPOGGIO
L’ Ostu d’Oc. Piazza Mario Bertone, 2, Pietraporzio CN Telefono: 0171 96679
Polar Cafe. Ristorante e Pizzeria Strada Nazionale, 16, Argentera CN Telefono: 0171 96917 Albergo Pace: Via Umberto I, 32, 12010 Sambuco CN Telefono: 0171 96550
di Elio Bonfanti
SCHEDA: Cognà, Bagna Caoda e Buij, Vallone di Collalunga
SCHEDA: Doppio Salto, Vallone di Pontebernardo
SCHEDA: La Püpa alta, Vallone di Pontebernardo
Questa vallata è interamente nella provincia di Cuneo, si sviluppa per circa 50 Km ed inizia da Borgo San Dalmazzo per terminare al Colle della Maddalena o col di Larche per i Francesi. Questo è un vero e proprio spartiacque alpino che divide le alpi Marittime dalle alpi Cozie, ed è anche un importante valico stradale (statale 21) aperto tutto l’anno che la collega con la Francese valle dell'Ubaye.
L’orientamento del solco vallivo è verso Ovest sino all’ abitato di Pianche, da dove, piega poi leggermente verso Nord, Dalla valle principale si diramano parecchi valloni laterali, alcuni dei quali particolarmente significativi sia per dimensioni che per risorse ambientali e sono per lo più percorsi da antiche strade militari che permettono tutt’ ora di salire, talvolta abbastanza in alto, con mezzi motorizzati.
Il vicino Brec de Chambeyron offre delle salite alpinistiche interessanti ma le attività sportive legate alla frequentazione di questa vallata sono molteplici, si possono praticare tutto l’anno e vanno dall’ arrampicata allo scialpinismo (vera vocazione della valle) , dal kayak al ciclismo sia su strada che fuoristrada, per arrivare sino all’ arrampicata su ghiaccio. Attività questa sicuramente marginale e circoscritta ad un numero ristretto di flussi (rispetto ad altre vallate alpine) ma che trova la sua perla nell’ effimera cascata delle Barricate che domina, dall’alto dei sui 500 metri di sviluppo l’abitato di Pietraporzio.
Negli anni l’esplorazione alla ricerca di linee ghiacciate è stata sistematica e febbrile ad opera perlopiù dei personaggi di spicco dell’ alpinismo Cuneese ed è a mio parere, culminata con la realizzazione di L’ostu d’oc da parte di Bianco, Guastavino e Ravaschietto imbeccati da una soffiata del Valdostano Ezio Marlier. Sembrava quindi che oramai tutto fosse stato salito ed esplorato ma ecco che un inverno senza neve come questo ha permesso di scovare delle nuove linee certamente non indimenticabili come quelle menzionate ma che certamente permetteranno a molti di trascorrere delle belle giornate su ghiaccio.
Tra il 2010 e gli ultimi mesi del 2015 Danilo Collino, molto attivo in valle, accompagnato da un nutrito numero di amici, in varie stagioni oltre ad aver scovato e salito una serie di flussi di modesta difficoltà nel vallone di Sant’ Anna di Vinadio, ha fatto visita nel 2012 al vallone di Collalunga trovando, dopo il lago di San Bernolfo, una serie di linee ancora inscalate che sia pur di breve sviluppo e non troppo difficili potevano essere salite seguendo varie linee.
Personalmente in modo abbastanza continuativo frequento questa bella vallata e quest’ anno sfruttando come già detto il vantaggio dato dalla carenza di neve mi sono spinto nel vallone di Pontebernardo raggiungendo il rifugio Zio John ai prati del vallone posto a 1750 metri. Da questo risalendo l’ evidente vallone soprastante su una agevole mulattiera in direzione del rifugio della Lausa mi sono imbattuto in una serie di colate sulla destra idrografica (sotto i Becchi delle Scolettas) che avevo già avuto modo di apprezzare anni prima durante una gita di scialpinismo. Pensavo che entrambe sarebbero andate ad aggiungersi al novero delle ultime scoperte ma poi parlando prima con Angelo Siri e verificando poi sul libro "Cascate" di Ghibaudo mi sono reso conto che una di queste, era, insieme ad un'altra appena più in basso, già stata salita nel 1989... ed erano state chiamate le Püpe d’ Or ad imperitura memoria di un qualche prosperoso petto femminile incontrato durante la campagna di ricerca svolta in valle. Ora però sul fatto che da allora nessuno sia mai tornato in quei luoghi qualche dubbio ce l’ho per cui con buona pace di tutti direi che per ora posso darla come possibile prima salita e che, se qualcuno pensa di averla fatta prima del sottoscritto sarà un piacere rettificarne l’attribuzione.
PUNTI DI APPOGGIO
L’ Ostu d’Oc. Piazza Mario Bertone, 2, Pietraporzio CN Telefono: 0171 96679
Polar Cafe. Ristorante e Pizzeria Strada Nazionale, 16, Argentera CN Telefono: 0171 96917 Albergo Pace: Via Umberto I, 32, 12010 Sambuco CN Telefono: 0171 96550
di Elio Bonfanti
SCHEDA: Cognà, Bagna Caoda e Buij, Vallone di Collalunga
SCHEDA: Doppio Salto, Vallone di Pontebernardo
SCHEDA: La Püpa alta, Vallone di Pontebernardo
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