Val Masino, richiodatura di due vie sulla Punta Allievi

Il racconto di Angelo Curti della richiodatura, assieme a Annalisa Bonfanti e Andrea Manzoni delle vie XXV Mario dell'Oro (650 mt, VI+ obbl.) e Così è se vi pare (650 mt, VII obbl.) sulla Punta Allievi in Val Masino.
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XXV Mario dell'Oro (650 mt, VI+ obbl.
archivio Curti
"Dopo alcuni anni passati ad arrampicare in montagna, senza lasciare alcuna traccia del nostro passaggio se non le poche firme sui libri di vetta alla fine di una via ci è venuto in mente, a me e ad Annalisa, di lasciare un segno più concreto del nostro passaggio; in modo che poi altri arrampicatori potessero ripetere qualcosa lasciato da noi. La cosa in sostanza si riduce nell'aprire una nuova via, oppure richiodarne una già esistente: abbiamo scelto la seconda strada. Questo perché nella nostra stessa sezione CAI, quella di Carate Brianza, negli anni 1986-1988 un gruppo di alpinisti aveva aperto numerose vie di arrampicata, alcune con sviluppo notevole e anche di impegno non banale, nella zona allora non tanto esplorata nell'ottica dell'arrampicata libera della Val Masino. Parliamo del gruppo formato da Danilo Galbiati, Luca Cattaneo, Ezio Tanzi, Marco Redaelli, Davide Corbetta, Giulio Maggioni.

Le vie aperte, solo per citarne alcune, sono “Siddharta” alla Punta Fiorelli, “Tien an Men” sulla Punta Sfinge in Val dell'Oro, “Alla faccia del vento”, “XXV Mario dell'Oro” e “Così è se vi pare” sulla Punta Allievi, “Isippazzo” sulla Quota 3228 e “Mamma Luisa” sulla Cima di Castello in Val di Zocca e altre, tra cui potremmo citare “Sinelios” sul Pilastro a Goccia del Badile e “In obliquo a destra” alle Dimore degli Dei in Val di Mello.

Sono tutte salite meritevoli, concepite per essere percorse in arrampicata libera senza punti di artificiale, ma aperte dal basso in questo modo risentono però dell'età di apertura. Le protezioni in loco sono infatti molto poche, ad esempio in alcune vie sono presenti un solo chiodo per sosta per indicare il percorso e gli spit, piantati a mano e presenti esclusivamente a protezione delle placche, sono arrugginiti o danneggiati e richiedono attenzione. Le salite in questione, anche se relazionate su praticamente tutte le guide della zona, sono quasi totalmente finite nel dimenticatoio in quanto alcune contano sporadiche ripetizioni (basta un palmo di una mano per contarle), mentre altre addirittura non sono ripetute da anni. Lasciare nella polvere così tante vie in una zona meta di numerosi arrampicatori ci è sembrato uno spreco, vista anche la bellezza delle salite. Abbiamo deciso così di riportarne in vita due significative, e abbiamo optato per due vie sulla Punta Allievi.

La prima è la XXV Mario dell'Oro (650 mt, VI+ obbl.), sulla quale era presente un solo chiodo per sosta. Abbiamo chiodato a spit inox la soste con anello di calata e messo pochissimi spit nei tiri, meno di 10 in 17 tiri, perché la salita è quasi esclusivamente in fessure e diedri e si presta molto bene ad accogliere le protezioni veloci. La via è veramente molto bella, alcuni tiri sono spettacolari e in alcuni punti la roccia ricorda il granito del monte bianco: merita quindi di diventare una classica della zona.

L'altra via presa in considerazione è Così è se vi pare (650 mt, VII obbl.), sempre sulla Punta Allievi. Questa salita è stata più problematica in quanto i primi due tiri, i più duri, di placca, avevano alcuni spit danneggiati e soprattutto l'attacco della via si è abbassato di almeno 15 metri rispetto all'apertura in quanto il ghiacciaietto alla base si è ridotto notevolmente. Dopo la prima parte in placca questa salita prosegue per fessure e diedri da proteggere; abbiamo anche qui richiodato le soste e aggiunto pochi spit per tiro. Anche questa è una salita meritevole, in particolar modo la prima parte, in prevalenza su placca.

La richiodatura è avvenuta in diversi giorni sparsi fra agosto e settembre 2012, in uno dei quali abbiamo anche avuto l'aiuto provvidenziale di Andrea Manzoni, amico e istruttore presso il CAI di Seregno, che ci ha aiutati nel portare i pesi non certo leggeri e nei lavori di richiodatura della via “Così è se vi pare”. Nel lavoro fatto abbiamo cercato di lasciare intatto lo stile di apertura, privilegiando le protezioni veloci quando queste si possono mettere, e mettendo in sicurezza le soste predisposte anche per le calate in corda doppia. Nelle ripetizioni è indispensabile avere con sé una vasta scelta di friends e nuts.

Un ringraziamento particolare va al CAI di Carate Brianza che ci ha finanziato gli spit, a Giuliano Vimercati e sua figlia Elisa che ci hanno aiutato a portare del materiale in quota, e anche agli amici che ci hanno prestato il trapano a batteria necessario per il lavoro. Siamo rimasti molto soddisfatti dell'esperienza, magari l'anno prossimo sistemeremo qualche altra via in zona."

Angelo Curti


SCHEDA: XXV Mario dell'Oro

SCHEDA: Così è se vi pare





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