Una vetta inviolata in Cina per Marco, Hervé e Fabio

Il 16/09 Marco Cattaneo, Hervé Barmasse e Fabio Salini hanno salito una vetta inviolata di 6250m nella zona del Muztagata.
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Lungo la cresta, verso la cima
arch. H.Barmasse
16 settembre ore 16:00, tre uomini raggiungono la cima. Hervé, Marco e Fabio su quella vetta inviolata hanno appena concluso la loro avventura semplice e bella, carica di emozioni e felicità. E’ una prima assoluta: mai nessuno ha ammirato l’orizzonte da lassù. Nessuno s’era mai abbracciato su quella vetta di 6250m. E’ il sogno di tutti gli alpinisti che si realizza, e insieme è una storia di “normale” alpinismo. Proprio come quelle, e sono davvero moltissime, che l’alpinismo ha regalato agli uomini in questi 220 anni della sua storia.

Tutto è iniziato come iniziano tutte queste avventure: dalla passione. Marco Cattaneo voleva festeggiare i suoi 40anni con la salita di una cima inviolata. E’ il suo sogno nel cassetto ma per lui è anche un sogno “normale”. E’ membro del CAI di Monte Olimpino, e la montagna e l’alpinismo sono la sua grande passione. Marco è tra quei moltissimi che aspettano il fine settimana per fuggire dalla città e ritrovare la pace e il silenzio della natura sulle montagne.

Così, come spesso accade, per coronare il suo sogno si è rivolto a due amici che vivono il suo stesso amore per l’alpinismo e la montagna, tanto che ne hanno fatto una scelta di vita e la loro professione. Hervé Barmasse e Fabio Salini sono due Guide alpine e, come per molti loro colleghi, il piacere della montagna è anche questo: condividere un sogno con i loro clienti-amici.

Marco, Hervé e Fabio hanno trovato la loro montagna inviolata in Cina, nella zona del Muztagata. L’hanno salita in stile alpino, senza l’aiuto di nessuno, vivendo da soli la loro avventura. Dopo 3000 metri di cavalcata sulla lunghissima e fredda cresta nevosa spazzata dal vento, sono sbucati sulla loro vetta. Gli abbracci, le foto di rito, i pensieri, le urla sono quelli dell’alpinismo che conosciamo. Sono quelli della felicità per un sogno raggiunto e per una tensione che finalmente se ne va. E’ un attimo, poi nuvole minacciose li spingono già verso la discesa… verso la fine dell’avventura.

Per Barmasse, alpinista e guida alpina di Valtournenche, dopo la bella prima sulla parete Ovest del Cerro Piergiorgio in Patagonia e la dura prima salita del Bekka Brakkai Chhok in Pakistan, questa cima inviolata non rappresenta certo la più difficile dell’anno. Come per Fabio Salini, alpinista e Guida alpina della Valtellina non è certo la salita più difficile. Ma è altrettanto certo che la gioia che ha riempito i loro cuori su quella remota cima inviolata della Cina non è stata inferiore a quella del loro amico Marco Cattaneo. Perché quel che resta di queste avventure è l’esperienza di un attimo felice e di un alpinismo per cui vale la pena spendere le proprie passioni.
Note:
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