Travalicando muri di idee, le visioni delle Terre Alte di Fosco Maraini
Dal 2 febbraio al 18 marzo 2013 presso la biblioteca civica Giulio Bedeschi di Arzignano (VI) sono esposte 75 fotografie originali di Fosco Maraini. Un viaggio, tra poesia e conoscenza, nella cultura dei popoli delle Terre alte. Dal centenario della nascita di Fosco Maraini al 150° anniversario del CAI.
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Mostra TRAVALICANDO MURI DI IDEE. A cura di Alberto Peruffo. Con la collaborazione di Ines Millesimi e delle Sezioni CAI di Castelnuovo di Garfagnana e di Rieti. Biblioteca civica Giulio Bedeschi. 2 febbraio – 18 marzo 2013 | Arzignano VICENZA
Fosco Maraini
Travalicando muri di idee. Una mostra e un importante evento culturale promosso e curato da Alberto Peruffo con la collaborazione di Ines Millesimi e delle Sezioni CAI di Castelnuovo di Garfagnana e di Rieti per i 150° anni della nascita del Club Alpino Italiano. 75 immagini, o meglio 75 preziose visioni di Fosco Maraini esposte a 100 anni dalla nascita del grande esploratore, etnologo, orientalista, alpinista e scrittore per un percorso di conoscenza e memoria che, non casualmente, viene proposto come primo atto del cammino della Spedizione 150° Kanchenzonga 8586 / Nepal-Tibet 2013, organizzata dal CAI di Montecchio e Rieti, patrocinata dal CAI nazionale e in programma la prossima estate.
Le 75 originali stampe fotografiche di Fosco Maraini sono un viaggio tra i personaggi e le montagne del Tibet, Giappone, Hokkaido, Karakorum e Italia. Un viaggio tra popoli, culture e vette diverse unite dalla comune appartenenza alla grande natura delle Terre alte. Una natura, anche umana, che Maraini interpreta con la conoscenza dello studioso che si fa poeta.
Da DREN-GIONG, primo libro di Fosco Maraini, Corbaccio 2012. A cura di Mieko Maraini. Con una prefazione di S.S. il Dalai Lama.
[...] Ad un tratto, mentre cammino poco avanti alla piccola carovana, mi sento chiamare dai portatori: «Sahib! Tandà Cancenzongà thonghi-du!»* Mi volto e resto come impietrito alla visione.
Dinnanzi a me, sopra a me, terribilmente sopra e terribilmente addosso, vicinissimo e lontanissmo allo stesso tempo, il Cancenzongà, la terza montagna del globo per altezza, scintilla libero nel sole, coronato di nubi abbaglianti, come un castello incantato di marmoree sostanze imperiture.
Settemila metri stanno fra me e la vetta, ma paiono settantamila. È come guardare un altro pianeta. Penso sia un inganno, un riflesso, uno scherzo di nubi: ma no, sono vette quasi tangibili tanto latmosfera è limpida, vette quasi soprannaturali tanto simili altezze ci sono inconsuete. E quei gelidi ricami di ghiaccio, quelle cupole di di purissima neve, sono qui incorniciate da palme, da felci arboree, da liane, da orchidee. È unepitome dellIndia, del mondo quasi. Pare un gioco nuovo di miraggi che abbia ripiegato su se stesso i meridiani portando ad un inatteso e subitaneo contatto le silenti desolazioni polari con lorgia della vita tropicale. [...]
*«Signore! Ora si vede il Cancenzongà!»
Mostra TRAVALICANDO MURI DI IDEE
a cura di Alberto Peruffo
con la collaborazione di Ines Millesimi e delle Sezioni CAI di Castelnuovo di Garfagnana e di Rieti
Biblioteca civica Giulio Bedeschi
2 febbraio 18 marzo 2013 | Arzignano VICENZA
http://casacibernetica.wordpress.com
http://kanchenzonga.wordpress.com
Le 75 originali stampe fotografiche di Fosco Maraini sono un viaggio tra i personaggi e le montagne del Tibet, Giappone, Hokkaido, Karakorum e Italia. Un viaggio tra popoli, culture e vette diverse unite dalla comune appartenenza alla grande natura delle Terre alte. Una natura, anche umana, che Maraini interpreta con la conoscenza dello studioso che si fa poeta.
Da DREN-GIONG, primo libro di Fosco Maraini, Corbaccio 2012. A cura di Mieko Maraini. Con una prefazione di S.S. il Dalai Lama.
[...] Ad un tratto, mentre cammino poco avanti alla piccola carovana, mi sento chiamare dai portatori: «Sahib! Tandà Cancenzongà thonghi-du!»* Mi volto e resto come impietrito alla visione.
Dinnanzi a me, sopra a me, terribilmente sopra e terribilmente addosso, vicinissimo e lontanissmo allo stesso tempo, il Cancenzongà, la terza montagna del globo per altezza, scintilla libero nel sole, coronato di nubi abbaglianti, come un castello incantato di marmoree sostanze imperiture.
Settemila metri stanno fra me e la vetta, ma paiono settantamila. È come guardare un altro pianeta. Penso sia un inganno, un riflesso, uno scherzo di nubi: ma no, sono vette quasi tangibili tanto latmosfera è limpida, vette quasi soprannaturali tanto simili altezze ci sono inconsuete. E quei gelidi ricami di ghiaccio, quelle cupole di di purissima neve, sono qui incorniciate da palme, da felci arboree, da liane, da orchidee. È unepitome dellIndia, del mondo quasi. Pare un gioco nuovo di miraggi che abbia ripiegato su se stesso i meridiani portando ad un inatteso e subitaneo contatto le silenti desolazioni polari con lorgia della vita tropicale. [...]
*«Signore! Ora si vede il Cancenzongà!»
Mostra TRAVALICANDO MURI DI IDEE
a cura di Alberto Peruffo
con la collaborazione di Ines Millesimi e delle Sezioni CAI di Castelnuovo di Garfagnana e di Rieti
Biblioteca civica Giulio Bedeschi
2 febbraio 18 marzo 2013 | Arzignano VICENZA
http://casacibernetica.wordpress.com
http://kanchenzonga.wordpress.com
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