Spedizione in India del CAI Menaggio
Nell’agosto scorso una spedizione organizzata dal Gruppo Curbatt del CAI di Menaggio (Co), per il 25° anniversario di fondazione, ha salito una vetta inviolata di 5200 metri di quota nell'area del Nun Kun nella Suru Valley (India).
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Golden Sentinel
arch. Cai Menaggio
L’idea di partenza era quella di salire una cima “unnamed” in una delle valli laterali al corso del Suru River. La scelta iniziale era caduta su una pala di granito grigio adocchiata negli anni scorsi con una parete alta circa 1000 metri. Però, una volta giunto al campo base, a circa quota 4000, il gruppo - composto da Maurizio Orsi, Fabrizio Mazza, Andrea Bordoli, Cristian Trovesi, Daniele Curti, Alessandro Giudici e Daniela Travella - ha dovuto optare per una nuova salita in quanto in parete era già impegnato un team americano.
La scelta quindi si è spostata su una vetta di dimensioni minori ma anch’essa inviolata posta a fianco del Peak Giorgio già salito dai Gamma nel 2005 proprio su indicazione dei Curbatt. La nuova vetta, denominata Golden Sentinel per la posizione strategica e per il colore dorato che le viene donato dalle albe himalayane, è stata salita per la sua cuspide sommitale da due linee, l’aereo spigolo nord (The north ridge – 8 lunghezze) e una via centrale (Viaggio nell’ignoto- 7 lunghezze).
Dal campo avanzato posto a circa 4400 si sale lungo una serie di placconate con passaggi non obbligati per circa 500 mt. fino a giungere alla base della cuspide, quindi si sceglie la linea preferita per la vetta. Sono stati lasciati in loco alcuni chiodi (meno di dieci) ed è stata attrezzata la via di discesa che prevede una parte posteriore alla parete fino a giungere a un intaglio sullo spigolo sud e con due doppie da 55/60 metri ritornare alla base. La difficoltà massima non supera il sesto grado. La vetta sfiora i 5200 mt di quota.
Da segnalare che al ritorno al campo base, visto il tempo a disposizione e l’ottimo andamento climatico del mese di agosto in zona, si è deciso di realizzare una nuova via sull’avancorpo della suddetta Golden Sentinel (Golden Buttress). Tale nuova via, denominata “La Scacchiera”, parte da quota 4000 e giunge fino a quota 4700 con uno sviluppo di quasi 1200 mt. dove si incontrano camini, diedri, traversi, placche. Difficoltà massima quinto grado superiore, da proteggere con nuts e friends (misure medio-piccole), 4 chiodi lasciati in parete.
Fabrizio Mazza
La scelta quindi si è spostata su una vetta di dimensioni minori ma anch’essa inviolata posta a fianco del Peak Giorgio già salito dai Gamma nel 2005 proprio su indicazione dei Curbatt. La nuova vetta, denominata Golden Sentinel per la posizione strategica e per il colore dorato che le viene donato dalle albe himalayane, è stata salita per la sua cuspide sommitale da due linee, l’aereo spigolo nord (The north ridge – 8 lunghezze) e una via centrale (Viaggio nell’ignoto- 7 lunghezze).
Dal campo avanzato posto a circa 4400 si sale lungo una serie di placconate con passaggi non obbligati per circa 500 mt. fino a giungere alla base della cuspide, quindi si sceglie la linea preferita per la vetta. Sono stati lasciati in loco alcuni chiodi (meno di dieci) ed è stata attrezzata la via di discesa che prevede una parte posteriore alla parete fino a giungere a un intaglio sullo spigolo sud e con due doppie da 55/60 metri ritornare alla base. La difficoltà massima non supera il sesto grado. La vetta sfiora i 5200 mt di quota.
Da segnalare che al ritorno al campo base, visto il tempo a disposizione e l’ottimo andamento climatico del mese di agosto in zona, si è deciso di realizzare una nuova via sull’avancorpo della suddetta Golden Sentinel (Golden Buttress). Tale nuova via, denominata “La Scacchiera”, parte da quota 4000 e giunge fino a quota 4700 con uno sviluppo di quasi 1200 mt. dove si incontrano camini, diedri, traversi, placche. Difficoltà massima quinto grado superiore, da proteggere con nuts e friends (misure medio-piccole), 4 chiodi lasciati in parete.
Fabrizio Mazza
Note:
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