Presanella, tre nuove vie d'arrampicata per Francesco Salvaterra & Co
Clìnica de aventura all’Ago di Nardis in Val Gabbiolo. Come si capisce dal nome questa è una scalata per avventurieri. Documentandoci prima dell'apertura abbiamo appurato che su tutta questa grande parete esistono solo due vie precedenti: una sul pilastro sud aperta da Urbano Dell'Eva e compagno nel '78 e una da Clemente Maffei ed Enzo Violi nel 1995 che, combattendo con la meteo avversa, hanno bivaccato ben tre volte sulla parete!
Sapendo di avere "posto" a sufficienza abbiamo lasciato correre la fantasia dandoci un'idea di massima della linea da seguire ma concordando che poi avremmo potuto improvvisare in parete. Anche se entrambi facciamo le Guide Alpine e in estate abbiamo i giorni liberi contati con il contagocce, abbiamo deciso di dedicare due giorni interi a questo progetto, preventivando un bivacco in parete. Siamo stati comunque leggeri: niente fornelli e sacchi a pelo, solo un sacco da bivacco da due e una dose adeguata di acqua.
Partiti alle 7 di mattino dal rifugio Stella Alpina arriviamo alla base verso le 9. Valutato come raggiungere il primo pilastro diamo inizio alle danze. Abbiamo un feeling ottimo e senza quasi accorgerci i tiri di corda si susseguono con una fluidità che ci trasporta verso l'alto quasi come fossimo montati su un ascensore.
Due sezioni della parete ci impegnano particolarmente: la prima è una placca compatta lunga circa 100 metri che saliamo al centro con due tiri di corda difficili e non sempre proteggibili. La seconda è un diedro dall'aria innoqua che invece si rivela un bastone! Le fessure sono svasate e chiuse, Franz in arte "Gianun" gioca un bel numero riuscendo a salire nonostante le scarse protezioni.
Verso le sei di sera ci troviamo a circa 200 metri dalla cima, alla base dell'ultimo ripido risalto. Ci sarebbe un buon posto per bivaccare ma ci diciamo: "Finchè c'è luce andiamo, se riusciamo a finire stasera, domani possiamo fare un altra via!"
Gli ultimi due tiri salgono per diedri verticali ed è difficile orientarsi, abbiamo fortuna e scalando l'ultimo tiro alla luce delle pile frontali sbuchiamo in cresta a due passi dalla cima. Sull'altro versante troviamo una vecchia postazione militare della prima guerra mondiale e allestiamo il nostro misero giaciglio su delle assi ammuffite. E' strano pensare che dei soldati hanno dormito per anni sulle stesse assi, più di cento anni fa.
di Francesco Salvaterra
SCHEDA: Clìnica de aventura, Ago di Nardis, Val Gabbiolo
SCHEDA: La Sirenetta, Croz del rifugio, Val d’Amola
SCHEDA: La Polena, Campanile di San Giusto, Val d’Amola