Premio alpinistico Paolo Consiglio
Il 19/05 il riconoscimento alpinistico per le spedizioni extraeuropee del CAI è stato assegnato a Rolando Larcher e Maurizio Oviglia (Ala Daglar, Turchia) e a Giovanni Ongaro, Hervè, Barmasse, Matteo Bernasconi e Lorenzo Lanfranchi (S. Lorenzo, Patagonia).
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Lorenzo Lanfranchi, Hervè Barmasse, Matteo Bernasconi, Rolando Larcher, Maurizio Oviglia e Giovanni Ongaro.
arch. R. Larcher
Sabato 19 maggio a Mestre, in occasione dell'assemblea nazionale dei delegati del C.A.I., il presidente generale del Cai Annibale Salsa ha consegnato il Premio "Paolo Consiglio" parimerito a: Rolando Larcher e Maurizio Oviglia, per la loro spedizione dello scorso anno nel gruppo del Ala Daglar (Turchia) dove hanno aperto una nuova via, e a Giovanni Ongaro, Hervè Barmasse, Matteo Bernasconi e Lorenzo Lanfranchi per la nuova via sulla parete nord del San Lorenzo in Patagonia.
Il Premio "Paolo Consiglio" per l'alpinismo esplorativo extraeuropeo ad alto contenuto tecnico e rispettoso dell'ambiente è stato attribuito dalla Commissione per l'alpinismo extraeuropeo istituita dal Consiglio generale del C.A.A.I. (Club Alpino Accademico Italiano).
Paolo Consiglio nacque a Roma nel 1927, perse la vita nel 1973, sulla via che da Namche Bazar porta ai piedi dell'Everest. Fu uno dei più validi alpinisti del dopoguerra; si occupò soprattutto di spedizioni extraeuropee e della salvaguardia dell'ambiente. Rivestì varie carichè sociali, fu presidente della Commissione Centrale per la Protezione della Natura alpina; vicepresidente del gruppo orientale CAI dal 1953 e membro della Delegazione romana.
Il Premio "Paolo Consiglio" per l'alpinismo esplorativo extraeuropeo ad alto contenuto tecnico e rispettoso dell'ambiente è stato attribuito dalla Commissione per l'alpinismo extraeuropeo istituita dal Consiglio generale del C.A.A.I. (Club Alpino Accademico Italiano).
Paolo Consiglio nacque a Roma nel 1927, perse la vita nel 1973, sulla via che da Namche Bazar porta ai piedi dell'Everest. Fu uno dei più validi alpinisti del dopoguerra; si occupò soprattutto di spedizioni extraeuropee e della salvaguardia dell'ambiente. Rivestì varie carichè sociali, fu presidente della Commissione Centrale per la Protezione della Natura alpina; vicepresidente del gruppo orientale CAI dal 1953 e membro della Delegazione romana.
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