Addio a Gioachino Gobbi, grande patron della Grivel

È deceduto all’età di 79 anni Gioachino Gobbi, alpinista appassionato e grande imprenditore che a partire dagli anni 80 ha rilanciato il marchio Grivel di Courmayeur.
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Gioachino Gobbi durante il Grivel Day a Courmayeur il 5 agosto 2018
Grivel

È deceduto all’età di 79 anni, a causa di un malore improvviso, Gioachino Gobbi, alpinista appassionato, uomo di grande cultura ed imprenditore visionario che a partire dagli anni 80 ha rilanciato il marchio Grivel, facendolo diventare un punto di riferimento globale per l’attrezzatura di montagna.

Nato a Courmayeur il 24 agosto 1945, figlio della celebre guida alpina Toni Gobbi e di Romilda Bartholier, ha iniziato a dedicarsi alla sua passione per i prodotti sportivi subito dopo la sua laurea in Economia e commercio, collaborando con numerose aziende del settore dello sport.

Per un periodo ha lavorato nello storico negozio di alpinismo di suo padre, Gobbi Sport, tappa obbligatoria per chiunque volesse salire il Monte Bianco. Poi, nel decennio '80-90, si è occupato anche di pubblica amministrazione come assessore del Comune di Courmayeur. Molto legato alla piccola cittadina e a tutta la Valle d’Aosta, nei primi anni '80 ha rilevato lo storico marchio Fratelli Grivel che dal 1818 fabbricava attrezzature per l'alpinismo, e che in quegli anni era in difficoltà economica. Gioachino rifiutava l’idea che una tradizione del genere potesse morire e, per questo, ha preso le redini dell’azienda.

Con grandissima capacità imprenditoriale, verve ed eclettica energia - a volte persino travolgente - Gioachino è riuscito a gettare basi solide per la Grivel, trasformandola nel marchio leader mondiale per l’alpinismo che conosciamo oggi. Il suo successo è dovuto ad una devozione assoluta per l’azienda ed il territorio valdostano, ma anche alla sua grande curiosità e ad una inarrestabile voglia di sperimentare. Il suo “laboratorio” ai piedi del Monte Bianco era una costante fucina di idee ingegnose e meravigliose, piccozze, ramponi e moschettoni sempre nuovi e diversi, pronti ad essere forgiati artigianalmente prima di essere prodotti su larga scala. Il successo di Gioachino è dovuto anche, e lo amava ripetere, alla persona che da decenni aveva al suo fianco, a Betta che con competenza e saggezza ha fatto sì che loro due, e la loro azienda, fossero un approdo fisso per l’alpinismo mondiale.

Nel suo messaggio d’addio ieri l’amica Anna Piunova ha ben riassunto l’importanza della figura di Gioachino “Gioachino Gobbi se n'è andato, e con lui un'epoca. Non era solo un brillante imprenditore, era un visionario che portava l'anima della montagna nel cuore. Sotto la sua guida, Grivel è diventata più di un marchio; è diventata un simbolo di passione e innovazione che ha plasmato lo spirito stesso dell'alpinismo.”

Oltre alla moglie Betta, Gioachino lascia i figli Oliviero e Caterina.




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