Patagonia prima salita per Colin Haley e Rob Smith
Dopo il faticoso avvicinamento e dopo aver aspettato a lungo l'arrivo del bel tempo, il 20 novembre i due hanno lasciato il loro bivacco sul ghiacciaio per salire quell'inviolata Torre alta almeno 1000 metri e da loro definita come "sorprendente". Purtroppo le condizioni terribili li hanno costretti a ritirasi quel giorno stesso. Così, visti i pochi giorni ancora a disposizione, anche se a corto di cibo, i due hanno deciso di tentare la torre immediatamente ad est della guglia principale, alta "solo" 500m che seppur "inferiore alla torre principale, in qualsiasi altro posto sarebbe comunque una cima importante."
Il 21 novembre Haley e Smith sono quindi ripartiti dal loro bivacco alle 2:00 di notte per salire il contrafforte di 500m ed affrontare le difficoltà tecniche della via. Nella sezione centrale hanno seguito un canalone con ghiaccio di bruttissima qualità, che li ha portati sugli ultimi tiri di roccia, sempre di dubbia qualità. Poi la vetta descritta da Haley come "spettacolarmente appuntita". I due hanno poi effettuato la discesa in doppia, un processo lungo in quanto hanno dovuto allestire tutte le soste, per ritornare al bivacco circa 22 ore dopo la partenza.
Commentando la salita Haley ha osservato che "migliori condizioni del ghiaccio avrebbero alzato la qualità della salita, rendendola anche tecnicamente meno impegnativa, ma tutto sommato siamo stati molto felici di avere finalmente avuto la possibilità di arrampicare." I due hanno chiamato la torre Aguja Antipasto e la loro via Romance Explosion, due nomi che sono un chiaro riferimento al fatto che la loro torre era "inferiore rispetto alla vicina torre principale."
Dopo essersi riposati per due giorni Haley e Smith hanno tentato di ripetere la Via dei Sudafricani sulla cresta ENE del Cerro San Lorenzo, ma dopo essere saliti 600m fino alla terminale sono stati costretti ancora una volta a tornare indietro per via del maltempo.
Sul suo blog, Haley ha concluso che "La nostra impressione sarebbe certamente diversa se avessimo avuto più fortuna con il tempo, ma sia Rob sia io non siamo sicuri di voler tornare sul Cerro San Lorenzo. Per me il più grande problema è stato il trasporto del materiale. Tuttavia, non mancano degli obiettivi molto grande ed difficili, per coloro che hanno la "fame" necessaria per salirli." Per la cronaca Haley, sempre parlando di quella enorme parete di 1000m, si è domandato se sia "la cima inviolata più difficile della Patagonia..."
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