Nuove vie di Nasim Eshqi e Sina Heidari per i diritti umani

La climber iraniana Nasim Eshqi e il suo compagno Sina Heidari hanno aperto 'Rise up for human Rights' sul Minareto nel massiccio del Monte Bianco con Michel Piola e 'Woman, Life, Freedom' sul Catinaccio nelle Dolomiti con Gianni Trepin e Arianna Capra. Le vie fanno parte del loro progetto "Quando le montagne parlano" volto a puntare i riflettori sullo stato dei diritti umani fondamentali in Iran.
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La prima salita di 'Rise up for human rights' su Le Minaret nel massiccio del Monte Bianco (Nasim Eshqi, Sina Heidari, Michel Piola 09/2023)
Nasim Eshq archive

Nel settembre 2023, esattamente un anno dopo la violenta morte di Mahsa Amini nella Repubblica islamica dell'Iran, Nasim Eshqi e Sina Heidari hanno intrapreso un nuovo progetto volto ad "amplificare la voce dei diritti umani e della libertà attraverso il mondo dell’arrampicata e alpinismo”. Intitolato "When Mountains Speak”, Quando le montagne parlano, il progetto consiste nell’aprire nuove vie in tutta Europa ed utilizzare le salite come piattaforma per aumentare la consapevolezza sui diritti civili e sui movimenti per i diritti delle donne.

Lo scorso autunno la coppia, che ha deciso di non tornare nel proprio paese d'origine dopo le proteste del 2022, si è legata alla stessa corda di Michel Piola. Perdendo poco tempo, i tre hanno velocemente aperto una nuova linea su Le Minaret, la snella torre di granito alta 3450 m sopra il ghiacciaio dell'Argentière nel massiccio del Monte Bianco. La nuova via affronta una linea a destra di Eperon SE (Voie Rebuffat), supera difficoltà fino al 6c nei suoi sei tiri, è protetta solo da protezioni tradizionali e si chiama Rise up for human Rights.

Poche settimane più tardi, la coppia si è recata nelle Dolomiti dove insieme alla guida alpina Gianni Trepin e Arianna Capra hanno aperto una nuova via sul Catinaccio. La via di cinque tiri affronta una linea sulla parete SE della Cresta di Davoi con difficoltà di VI+, ed è stata chiamata Woman, Life, Freedom, ovvero Donna, Vita, Libertà.

Alla domanda sul progetto, Eshqi ci ha spiegato: "Porto con me la voce delle donne iraniane, la voce della libertà per tutte le donne che affrontano l'oppressione. Queste due salite incarnano il potere del lavoro di gruppo, unendo alpinisti che nutrono un profondo rispetto per i diritti umani ed i diritti delle donne. Crediamo che il potere del popolo sia più forte di chi detiene il potere, e che attraverso le nostre vie amplifichiamo la voce della libertà, che risuona attraverso le bellissime e sorprendenti pareti del Monte Bianco e delle Dolomiti."




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