Non mi piace l'inverno... via Andrich-Bianchet alla Cima di Val di Roda
Ivo Ferrari e Renzo Corona in invernale sulla via Andrich-Bianchet alla parete ovest della Cima di Val di Roda (Pale di San Martino, Dolomiti)
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Via Andrich-Bianchet alla parete ovest della Cima di Val di Roda
archivio I. Ferrari, R. Corona
Non mi piace l’inverno, le notti in inverno sono fredde e lunghe, lasciano alla testa troppo tempo per pensare... ma l’inverno è magico, i colori del bianco e nero si trasformano formando il più bel colore del mondo, quello che mischiato alla fatica e bagnato dal sudore, crea quella specie di arcobaleno invisibile agli occhi di chi non sale montagne d’inverno. Non mi piace l’inverno, ma anche quest’anno, dopo numerosi cambi di programma dovuti a me, ai diversi compagni ed infine e non ultimo alla classica meteo, vengo “invitato” da un Amico a “provare” una linea sulla parete Ovest del Campanile di Val di Roda, nelle meravigliose e conosciute Pale di San Martino.
Un avvicinamento lungo, questa è la sola notizia che Renzo mi comunica sul “programma”.
Lo zaino in inverno non mi piace, pesa sempre, è ingombrante, scomodo e molto, molto grosso! Lo zaino taglia in due le mie spalle e le mie gambe, mentre nella neve alta saliamo verso l’attacco della Andrich-Bianchet. Il buio non tarda ad arrivare, ma io, stanco e infreddolito lo anticipo “gettandomi” vestito di “tutto” all’interno del sacco piuma! Renzo scalda acqua e prepara il tè, io riposo. Lui è abituato, è un Uomo di Montagna, io vengo dalla pianura e... Non mi piace l’inverno!
Una bollita alle dita, qualche parola poco fine alla sosta mentre recupero il compagno, la prima lunghezza è sempre la prima lunghezza, quella più fredda, quella più brutta, quella più difficile e quella dove si vorrebbe essere già in cima, la prima lunghezza non so perché è toccata a me!
La via sale logica sfruttando la roccia migliore ed i punti più deboli della parete: gradi classici, quarto, quinto, qualche più qui e là, i piedi negli scarponi sono sistemati al caldo, fuori fa freddo.
Ora potrei raccontarvi la salita ed il susseguirsi di emozioni provate, ma, non mi piace l’inverno, col tempo che passa sento la voglia di... Arco, Finale, del Verdon, sento voglia di caldo!
Sulla cima ci stringiamo la mano e ritornati a valle, davanti ad una calda minestra esce fuori il solito discorso, quello di noi malati... “CHE NE DICI di QUESTA VIA PER L’INVERNO PROSSIMO?”
"Non mi piace l’inverno, ma ci sarò!"
L'alpinismo invernale, quello classico, quello che piace a me, piaceva tanto anche a Te Marco, ad un anno dalla tua scomparsa, vorrei dedicarti questa nostra salita, questa nostra invernale, queste due stupende giornate a Te che amavi tanto le Dolomiti, una salita che non ha bisogno di un racconto, una salita bellissima! Questa è tutta per Te, Batch ... Amico mio."
Ivo Ferrari
Un avvicinamento lungo, questa è la sola notizia che Renzo mi comunica sul “programma”.
Lo zaino in inverno non mi piace, pesa sempre, è ingombrante, scomodo e molto, molto grosso! Lo zaino taglia in due le mie spalle e le mie gambe, mentre nella neve alta saliamo verso l’attacco della Andrich-Bianchet. Il buio non tarda ad arrivare, ma io, stanco e infreddolito lo anticipo “gettandomi” vestito di “tutto” all’interno del sacco piuma! Renzo scalda acqua e prepara il tè, io riposo. Lui è abituato, è un Uomo di Montagna, io vengo dalla pianura e... Non mi piace l’inverno!
Una bollita alle dita, qualche parola poco fine alla sosta mentre recupero il compagno, la prima lunghezza è sempre la prima lunghezza, quella più fredda, quella più brutta, quella più difficile e quella dove si vorrebbe essere già in cima, la prima lunghezza non so perché è toccata a me!
La via sale logica sfruttando la roccia migliore ed i punti più deboli della parete: gradi classici, quarto, quinto, qualche più qui e là, i piedi negli scarponi sono sistemati al caldo, fuori fa freddo.
Ora potrei raccontarvi la salita ed il susseguirsi di emozioni provate, ma, non mi piace l’inverno, col tempo che passa sento la voglia di... Arco, Finale, del Verdon, sento voglia di caldo!
Sulla cima ci stringiamo la mano e ritornati a valle, davanti ad una calda minestra esce fuori il solito discorso, quello di noi malati... “CHE NE DICI di QUESTA VIA PER L’INVERNO PROSSIMO?”
"Non mi piace l’inverno, ma ci sarò!"
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