Nel tempo dell'ora, in Grignetta un concatenamento tra cielo e terra
Amicizia… sempre di più mi sembra che questo gran valore che fa sì che gli individui si rapportino, si conoscano e costruiscano un rapporto, sia passato di moda. Fortuna vuole che questo non ha colpito me e Panza, Manuele Panzeri, amico e collega Guida Alpina. Noi ci conosciamo da tanto, ma solo negli ultimi anni abbiamo avuto la fortuna di frequentarci, di passare del buon tempo insieme, divertirci e combinarne di belle.
La nostra amicizia è legata poi da due fratelli che per ognuno di noi hanno rappresentato un rapporto sincero, semplice ed incondizionato, a prescindere dalle performance, dalle vie fatte insieme, dai cambiamenti che la vita ci ha riservato. Chi sono questi due fratelli? Giorgio e Marco Anghileri. Marco per me, Giorgio e Marco per il Panza, hanno rappresentato un periodo importante della nostra crescita. Un ricordo indelebile di vita, voglia di vivere, sorridere e fare montagna.
È diverso tempo che ci diamo appuntamento per scalare insieme e magari creare qualcosa di nuovo, ma gli impegni per tutte e due sono sempre tanti ed il tempo sempre poco, ma questa volta ci diamo un obiettivo: l'apertura di una linea insieme, nelle Grigne. Lo stile alpinistico ed il concatenamento di più cime è quello che di più simile poteva rappresentare il modo di far montagna di Giorgio e Marco, e così abbiamo deciso di dedicare questa via proprio a loro. Una dedica a due fratelli, da due amici.
La via "Nel tempo dell'ora" è la congiunzione, per la linea più estetica ed esposta, di una serie di torri e pinnacoli, quali la Guglia Angelina o l'Ago Teresita, facendone una cavalcata che porta in cima al Torrione Clerici. In questa via vengono percorsi l'ultimo tiro della Guglia Angelina, i 2 tiri della via Ape all'Ago Teresita ed il tiro di cresta piana che dal Torrione Clerici porta con una calata all'attacco della via Polvara sulla nord dell'ago Teresita. Questa cresta, a ritroso, venne percorsa da Gandin e compagni per effettuare la sua prima salita diretta dell'Ago; il resto della via è stato un logico concatenamento di arrampicata su terreno vergine.
Durante la salita abbiamo disgaggiato ciò che si muoveva e bonificato "il grosso" per quanto possibile; la via rimane sempre alpinistica e richiede attenzione a muoversi su terreno d’avventura: è nata così una via di difficoltà classica dove la dote alpinistica la fa da padrona; le soste sono quasi tutte a fix, dove non presenti ci sono clessidre o chiodi o spuntoni per sostare. Durante i tiri qualche fix, chiodo o clessidra indicano ed assicurano il percorso.
La via Ape era già stata attrezzata nel lavoro di riqualificazione delle Grigne; noi abbiamo aggiunto un fix sul tiro iniziale della via Ape, causa la rottura di un paio di vecchi chiodi. Ci siamo impegnati, in un futuro prossimo ed appena gli impegni lo permetteranno, a riprendere e sistemare la via Gandin all'Ago Teresita, così da ridar vita ad una storica ascensione abbandonata dopo la frana nel 2020.
Per effettuare una ripetizione sono necessari una corda da 60m, una serie di friend, una scelta di 2/3 chiodi da roccia e 10 rinvii. Buon divertimento!
di Cristian Candiotto
Candiotto ringrazia SCARPA, Rock Experience, Salice Occhiali, Fischer ski, ATK
Link: www.guidaalpinacinghio.it