Miha Valic e le 82 cime oltre i 4000m delle Alpi in 102 giorni

Dal 27/12/2006 al 7/04/2007 l’alpinista slovena e guida alpina internazionale Miha Valic ha salito, con vari compagni, tutte le 82 cime alpine oltre i 4000m di quota comprese nell’elenco dell’UIAA.
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Miha Valic in cima al Breithorn
Miha Valic
Salire tutte le 82 cime oltre i 4000 metri delle Alpi, così come elencate e catalogate nella lista UIAA (Union Internazionale des Associations d'Alpinisme) è un progetto che potrebbe occupare svariate stagioni (oppure tutta la vita) di un alpinista. Salirle tutte e 82 in altrettanti giorni, e per di più in inverno, è un tour che ancora nessun è riuscito a compiere. Ci ha tentato lo scorso inverno l’alpinista sloveno, nonché guida alpina internazionale, Miha Valic che, legandosi con vari compagni, è riuscito a raggiungere in 82 giorni della stagione più fredda 72 cime dei magnifici 4000 alpini, completando poi il giro in altri 20 giorni, per un totale di 82 cime in 102 giornate.

Come ci racconta il forte alpinista sloveno, ad ostacolare il tutto sono state soprattutto le condizioni meteo che, ancora una volta, si sono dimostrate una delle incognite maggiori di questo progetto; tuttavia quello di Miha Valic ci sembra davvero un gran bel tour!


TUTTI GLI 82 QUATTROMILA DELLE ALPI, UNO DOPO L’ALTRO
di Miha Valic, alpinista sloveno e guida alpina internazionale

Lo scorso inverno e nella prima parte della primavera, più precisamente dal 27 dicembre 2006 al 7 aprile 2007, mi sono impegnata nella salita di tutte le 82 cime oltre i 4000 metri delle Alpi, elencate nella lista ufficiale UIAA. L’obiettivo che mi ero prefissata era salirle tutte in 82 giorni, ma a causa delle brutte condizioni atmosferiche in 82 giorni sono riuscita a salirne 72, completando poi tutto il progetto in 102 giorni.

L’idea di salire tutte le 82 cime di 4000 metri delle Alpi in successione (e possibilmente in 82 giorni) è stata per un pezzo una spina nel fianco degli alpinisti europei. Nell’estate del 1993, gli inglesi Martin Moran e Simon Jenkins salirono 75 cime in 52 giorni – la lista ufficiale UIAA di tutti i 4000 Alpini non esisteva ancora a quel tempo. I prossimi a tentare questa maratona furono Patrick Berhault e Philipe Magnin nella primavera del 2004, ma sfortunatamente furono fermati dal tragico incidente occorso a Berhault dopo 65 cime. Nella primavera del 2006 gli italiani Francesco Nicolini e Michele Compagnoni salirono 25 cime della lista e poi annullarono il progetto a causa del brutto tempo. Io sono stato il primo a tentare la maratona d’inverno.

D’estate le vie classiche sulle cime più famose sono gremite di alpinisti, ma la situazione in inverno è completamente diversa. I rifugi alpini sono chiusi o non custoditi, e il solo raggiungerli è già molto faticoso. La combinazione di giornate brevi, freddo estremo, venti forti e ambiente selvaggio davano una sensazione di magnifica altezza, paragonabile a quella delle montagne in altri continenti lontani. Poi, nonostante l’inverno mite in valle, c’era molta neve sopra i 3000 metri e le condizioni in montagna erano lontane da essere miti.

Io volevo collegare e salire tante cime in meno tempo possibile, così solo raramente ho scelto le vie classiche più facili. Nessuna delle mie salite è da considerare come al livello top dell’alpinismo, ma ho fatto alcune traversate che possono sicuramente essere considerate come invernali “serie”. Tra queste: la traversata Aiguilles du Diable, Rochefort, e Grandes Jorasses, il gruppo Mischabel, Schreckhorn- Lauteraarhorn, la cresta Brouillard del Monte Bianco…

Le brutte condizioni meteo e i venti forti hanno reso anche le cime “più semplici” una sfida seria. Soprattutto dovevo resistere fino alla fine per sopportare 82 cime in 102 giorni. È stato fisicamente e logisticamente difficile, ma per lo più è stata una sfida di motivazione e resistenza psicologica. Aspettare in un furgoncino le condizioni meteo migliori può tranquillamente essere paragonato ai molti giorni in uno dei campi base dell’Himalaya, se non fosse per le masse di turisti nei parcheggi.

Durante questi mesi sono stata accompagnata da 15 amici e colleghi alpinisti, che hanno messo in campo il loro tempo e le loro finanze e ai quali attribuisco il successo del progetto (in ordine cronologico): Rok Blagus, Alenka Klemencic (3x), Blaz grapar (2x), Luka Kronegger, Boris Lorencic, Gasper Rak, Tina DiBatista, Miha Lampreht, Matevz Kramer, Tadej Debevec, Vesna Niksic, Miha Macek, Blaz Stres, Klimen Gricar and Tomaz Jakofcic. C’erano alcuni altri che volevano partecipare ma sfortunatamente non erano in grado di aggiustare le nostre tempistiche e le condizioni del tempo. Gregor Sluga m’informava ogni giorno sulle previsioni del tempo.

Ma la sfida di 82 arrampicate di cime in 82 giorni tutti d’inverno rimane ancora.

Il progetto è stato sostenuto da: Mobitel, Alpine and Mountain club Rasica, PZS, Pikapoka, Avantura sport, Dumo, Sidarta, Trek trek e molte altre persone.

Miha Valic

L'elenco delle 82 cime oltre i 4000m salite da Miha Valic



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