K7, nuova via sulla parete est per Kennedy, Dempster e Novak
Dopo un tentativo fallito a circa 2/3 d'altezza l'anno scorso, gli statunitensi Kyle Dempster, Hayden Kennedy e lo sloveno Urban Novak sono ora riusciti ad aprire una nuova via in stile alpino sulla bella e diffcile parete est del K7, alta 6935m e che, soprattutto, fino a questa salita era inviolata.
Arrivati al Charakusa campo base questo luglio, i tre si sono acclimatati sul vicino Sulu Peak 5950m, poi sono partiti il 16 luglio e attraversato il ghiacciaio hanno bivaccato alla base della parete. Il giorno successivo li ha visti seguire la linea dell'anno scorso su neve, misto e ghiaccio per superare poi il punto più alto già raggiunto nel 2011 e poi passare la notte senza alcun materiale per il bivacco. Il 18 luglio il tempo è peggiorato e le difficoltà tecniche della via sono aumentate con numerosi tiri di M6 e neve profonda in prossimità della cima. Un tratto oltremodo impegnativo che, secondo quanto affermato da Hayden Kennedy alla rivista statunitense Alpinist, è stato superato grazie all'apporto di un'arma segreta, cioè Novak che Kennedy definisce come: "il fattore che ci ha permesso di raggiungere la cima". I tre alpinisti sono scesi immediatamente e dopo un secondo bivacco sono rientrati al Campo Base il 20 luglio.
Inutile dire che Dempster, Kennedy e Novak sono tra i più forti ed accreditati giovani alpinisti del mondo. Kyle Dempster ha ricevuto il Piolet d'Or 2010 per la nuova via su Xuelian West in Cina assieme a Jed Brown e Bruce Normand, mentre Urban Novak era il capo della spedizione slovena che l'anno scorso aveva aperto una difficile nuova via sul K7 West alla quale è stato assegnato il Piolet d'Or 2012. Hayden Kennedy, alpinista sicuramente fortissimo, dal conto suo è legato soprattutto alla sue belle salite in Patagonia ed anche alla schiodatura degli spit dalla Via del Compressore sul Cerro Torre, effettuata assieme a Jason Kruk nel gennaio di quest'anno dopo il loro bel tentativo di salire tutta la via in libera.
Oltre al tentativo del 2011 di Kennedy, Dempster e Novak, la parete est del K7 era stata tentata nel 2001 dagli statunitensi Conrad Anker, Jimmy Chin e Brady Robinson, mentre nell'estate 2007 la parete aveva respinto Kelly Cordes e Scott DeCapio. La montagna era stata salita per la prima volta da una spedizione giapponese nel 1984 e salita per la seconda volta da Steve House vent'anni dopo con la sua nuova via aperta in solitaria. C'è da aggiungere che in questi anni, soprattutto dopo la solitaria di House, il K7 è diventata una delle montagne simbolo del "nuovo" stile alpino, anche per questo quest'ultima salita, realizzata appunto con veloce e leggerissimo stile alpino, è senz'altro da incorniciare.
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