K2 in inverno, anche Tamara Lunger tenta la storica prima invernale

L’alpinista altoatesina Tamara Lunger ha annunciato poche ore fa di volere tentare la salita invernale del K2, l’ultimo ottomila non ancora salito in inverno.
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L'alpinista altoatesina Tamara Lunger
Matteo Pavana

Quest’inverno il K2 sarà affollato come non mai. La seconda montagna più alta della terra, quelle ritenuta tecnicamente più difficile di tutte, è l’unico 8000 rimasto inviolato in inverno e l’interesse per l'inviolato colosso di 8611 metri è ovviamente altissimo.

Numerose spedizioni hanno annunciato di voler tentare la montagna nella stagione più fredda - le stime variano tra i 30 e 70 alpinisti presenti - tra questi spiccano l'alpinista pachistano Muhammad Ali Sadpara che nel 2016 ha realizzato la prima salita invernale del Nanga Parbat insieme a Simone Moro e Alex Txikon, l’himalaysta catalano Sergi Mingote, il fortissimo sherpa Mingma Gyalje Sherpa, il nepalese Nirmal Purja che in sei mesi e sei giorni l’anno scorso era riuscito a salire tutte le 14 montagne più alte del mondo, e anche l’altoatesina Tamara Lunger.

La 28enne si trova attualmente in viaggio verso il K2 che spera di salire insieme all’alpinista rumeno Alex Gavan, conosciuto nell’estate del 2014 durante la fase di acclimatamento per il K2 e la partenza per la salita del Broad Peak di Alex. Qualche settimana più tardi Lunger era riuscita a diventare, dopo Nives Meroi, soltanto la seconda donna italiana a raggiungere la vetta del K2, come Meroi senza ossigeno supplementare.

"Per settimane ho pensato a questo progetto, tentando di capire se fosse la mia strada, il mio reale desiderio” racconta Tamara Lunger. "Ho riflettuto molto e poi ho chiamato Alex Gavan il quale mi ha subito detto che sapeva già il motivo della mia telefonata… ossia la proposta di salire al K2 in inverno. Sono rimasta colpita di questa immediata sintonia e così ho confermato la mia scelta. Il lockdown ha cambiato il mio modo di pensare e di agire. Sono cresciuta molto personalmente e ho compreso la potenza delle energie che ci sono in una persona, tra le persone, e che possono anche influenzare ciò che la circonda. Desidero affrontare questa spedizione in un modo molto fiducioso e tranquillo. Desidero anche coinvolgere la mia community che mi segue con molto affetto. Mi piacerebbe farla partecipare e coinvolgere più direttamente nella mia impresa, dando valore a una cordata virtuale e ringraziandola per la motivazione e il coraggio che mi danno."

Se Lunger dovesse riuscire, diventerebbe la prima donna ad arrivare in vetta di un ottomila in inverno durante una prima salita. Ricordiamo che nel 2016 sul Nanga Parbat si era fermata poco prima della vetta. Inutile sottolineare che adesso sul K2 la strada da percorre, per tutti, è lunga e oltremodo difficile.

Link: La SportivaCamp CassinGarmin




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