Jure's Challenge - la scalata per ricordare Jure Breceljnik in Slovenia

Sabato 18 ottobre 2015 alcuni alpinisti islandesi e sloveni hanno unito le forze per scalare delle montagne nelle Alpi di Kamnik - Savinja, Slovenia, in memoria di Jure Breceljnik, il 41enne regista scomparso lo scorso luglio. La salita era stata organizzata per ricordare Jure e per raccogliere fondi per la sua giovane figlia Ela Breceljnik e la madre Natalija Gros.
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Jure's Challenge, durante la salita del 18/10/2015 nelle Alpi di Kamnik - Savinja, Slovenia
Rozle Bregar
All'inizio di ottobre ne avevamo dato notizia: a metà mese quattro alpinisti islandesi avrebbero salito 6 montagne in Slovenia per raccogliere fondi a favore della climber slovena Natalija Gros e di sua figlia Ela Breceljnik, figlia del regista di film outdoor Jure Breceljnik, scomparso a luglio all'età di 41 anni. Guidati dal forte alpinista Aleš Česen, dopo la notte al rifugio Ceska koca il piccolo team internazionale è partito alle ore 5.30 del 18 ottobre verso la prima cima, Jazerska Kočna (2540m), raggiunta alle ore 9.00. Sin da subito le difficili condizioni di neve e freddo hanno ostacolato la progressione e, già in ritardo sulla tabella di marcia, hanno salito la cima Minarsko Sedlo (2334m) prima di fare rifornimento al bivacco di Kamnik Bistrica. Costretti a cambiare programmi, hanno continuato con lo Struca (2457m) e lo Skuta (2532m), per poi salire una piccola cima senza nome vicino al Jazerska Dolina che hanno deciso di chiamare Jure's Peak. Poi la discesa nel buio per raggiungere le macchine a Kamnik Bistrica alle 21:00. Anche se in questo modo il team ha salito soltanto 4 delle 6 cime prefissate, la giornata è stata comunque un grande successo e l'organizzatore Sigurdur Bjarni Sveinsson ci ha confidato: "Il feeling che c'è stato nel team è stato incredibile e la verità è che sentivamo come ci fosse una forza superiore accanto a noi, come se lo spirito di Jure fosse ovunque."


Sigurdur, raccontaci come è andata questa giornata in ricordo di Jure?

Tutta la logistica è filata veramente liscia e credo che abbiamo giocato le nostre carte al meglio. La natura ci ha presentato condizioni diverse da quelle che avevamo inizialmente previsto, ma Aleš aveva fatto in modo che fossimo sufficientemente preparati. Alla fine la corsa durata 15 ore e mezza è stato un successo, con 4 montagne salite in impegnative condizioni invernali, passando per un dislivello di 2900m in salita, 3100m in discesa ed un tragitto di 19 km totali. Pur non essendo saliti su tutte le 6 vette come inizialmente avevamo previsto, l'intero team è stato molto soddisfatto della giornata. Lo sapete bene, quando si è in montagna bisogna sapersi adattare e sfruttare al massimo le condizioni, rimanendo sempre in sicurezza ad ogni passo. Le montagne saranno lì domani, e sicuramente saliremo le restanti due cime la prossima volta che torneremo in Slovenia. Speriamo presto. Le decisioni sono state prese molto facilmente e siamo rimasti colpiti dalla bravura dei nostri compagni sloveni e molto ispirati dalle condizioni estreme che abbiamo incontrato nelle Alpi slovene.

Parlando di queste montagne, per quelli che non le conoscono, cosa ci puoi dire di queste cime?
Devo dire che sono rimasto molto, molto colpito dalle Alpi slovene. Capisco in pieno perché gli sloveni abbiano alcuni dei migliori alpinisti al mondo. Le loro montagne offrono alcune delle condizioni migliori e più interessanti che io abbia mai visto e non so perché non siano maggiormente riconosciute a livello internazionale. Probabilmente la loro mancanza di fama è dovuta alla loro quota, visto che non sono le più alte vette del Alpi, ma da quello che abbiamo visto, la qualità è eccezionale.

La giornata è stata organizzata per una causa importante: l'avete chiamata Jure's Challenge, la sfida di Jure. Come si sta evolvendo?
Sta andando bene. Abbiamo avuto un buon supporto da parte di tutti ci siamo incontrati e, in generale, c'è stato un grande interesse nel progetto. Economicamente parlando siamo ancora un po' al di sotto del nostro obiettivo, ma riteniamo di raggiungerlo con un paio di altri progetti paralleli. Sono così felice per tutto il supporto che abbiamo ricevuto, e sono veramente commosso dalla generosità della gente. Persone provenienti da tutto il mondo hanno fatto donazioni a favore di Naty e della figlia Elas, anche persone che non hanno legami con loro, e vorrei cogliere l'occasione per ringraziare tutti. La salita e l'intera l'esperienza è stata molto importante anche per noi, per dire addio in qualche modo al nostro buon amico Jure e per onorare la sua memoria sulle montagne a cui teneva tanto. Alla fine, quando abbiamo salutato Naty, vedevo il sollievo nei suoi occhi, un piccolo peso le era stato tolto dalle spalle, spero che ora si possa concentrare sul lutto. Sapere che questi soldi sono importanti e che sono investiti bene mi dà la motivazione per incoraggiare altri a sostenere la causa, perché ogni centesimo renderà la vita più facile a queste persone fantastiche.

Qual è il prossimo passo?
Per ora ci limiteremo a vedere come procedono le fasi finali della raccolta fondi, poi lasceremo la famiglia di Jure ad elaborare il loro lutto in pace. Abbiamo legami molto forti con la Slovenia e ora il nostro compito è quello di sostenere e rafforzare il rapporto tra tutte le meravigliose persone che abbiamo incontrato attraverso Jure.

Che cosa ti ha dato questa esperienza Sigurdur?
Non posso descrivere a parole quanto mi ha dato, si tratta di un misto tra riuscire a dire addio, lenire il dolore, la soddisfazione e sentire la mancanza di una persona cara. Ho incontrato così tante persone meravigliose lungo questo percorso. Ho assaporato le montagne come mai prima, per una causa molto più nobile del solo divertimento, con persone a cui tengo davvero tanto. Mi è stata data la possibilità di onorare la memoria del mio migliore amico nel suo paese d'origine. Non avrei potuto chiedere di più.

Alpinisti: Sigurdur Bjarni Sveinsson, Arnar Gauti Markússon, Stefnir Gíslason, Arnar Páll Gíslason, Ales Cesen, Rozle Bregar, Miha Avgustin
Ringraziamenti: Ales Kovac, Dasa Suljanovic, Rozle Bregar, Miha Avgustin, Ales Cesen, Vili e Mojca Breceljnik, Miha and Slavisa, PZS e le aziende sponsor 66north, Red Bull Slovenia e South Iceland adventure

Chi volesse aiutare la giovane famiglia può fare una donazione, o tramite il sitowww.youcaring.com, oppure attraverso la Croce Rossa Slovena. Va da sé che tutti i fondi raccolti andranno direttamente a Nataljia Gros e a sua figlia Ela, mentre tutte le informazioni riguardanti Jure's Challenge sono aggiornate sulla pagina Facebook dedicata al progetto.





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