Jeff Mercier e Vincent Fournier aprono una nuova via sull' Aiguille d'Argentière, Monte Bianco
Mercier era già salito su queste linee l’anno scorso, insieme a Fabien Dugit, ed aveva da subito notato, nonostante la sua modesta altezza, che vi era un altissimo potenziale per l’apertura di nuove vie, in un bellissimo unico. Inoltre, il diedro posto tra la via di Ravanel-Bellin del 1968 ed Elévation sembrava un invito irresistibile.
Dopo aver trascorso la notte al Rifugio d'Argentière, Mercier e Fournier sono partiti la mattina presto per evitare la caduta di massi nel Couloir en Y, poi hanno salito circa 200m di "terreno facile" per raggiungere la base della via. Per caso, su una piccola cengia, si sono imbattuti su un deposito di vecchi chiodi e cunei di legno. Ne hanno presi un paio da mettere nel rifugio, poi hanno iniziato la via.
"Per condividere la torta, siamo saliti alternandoci al comando. La dimensione delle fessure era spesso identica, abbiamo rapidamente esaurito tutto il nostro materiale e questo ci ha costretti a salire tiri relativamente brevi" ha raccontato Mercier, aggiungendo "Ma quel giorno il tempo era fantastico e non valeva la pena prendere rischi inutili." Mercier e Fournier hanno salito 7 tiri con difficoltà fino al 6b+ prima di unirsi alla via originale e seguirla sul filo dello spigolo per altri 1,5 tiri per poi aggiungere altri 6 nuovi tiri sulla parete finale.
Quel giorno Mercier e Fournier hanno salito circa 1200m di via dal crepaccio terminale fino alla cima e Efareb è stata descritta da Mercier "una via alpina molto completa". Per la cronaca, i due hanno raggiunto la vetta dell’ Aiguille d’Argentière esattamente lo stesso giorno, 151 anni dopo la prima salita di Edward Whymper e Michel Croz, Anthony-Adams Reilly, Henri Charlet e Michel Payot.
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