Il Ragno della Patagonia, Matteo Della Bordella sulle orme di Casimiro Ferrari nel film di Fulvio Mariani
Altissime torri, specchiate su un mare di ghiaccio sotto un cielo spesso sconvolto dalle tempeste. Tale è la sfida dell'alpinismo patagonico, a cui sa rispondere solo l'élite internazionale. Tra i suoi pionieri spicca il nome di Casimiro Ferrari, che con i suoi Ragni di Lecco incise la sua impronta sulla roccia, il ghiaccio e le leggende della Patagonia.
A molti anni di distanza, il regista Fulvio Mariani, esperto di quelle montagne dal 1985, segue il giovane alpinista Matteo della Bordella, che con i suoi compagni ripercorre le pareti di Casimiro, ripetendo o aprendo nuovi itinerari in stile pulito, leggero e futurista, a conferma che arrampicare in questi luoghi è un gioco dalle regole estremamente severe.
Presentando una ricca scelta di filmati d'epoca, talvolta inediti, il film mette allo specchio due generazioni d'alpinisti: sul Cerro Torre, al Cerro Murallón, al Riso Patrón come sulla Est del Cerro Fitz Roy, i giovani sono ancora attratti dal carisma del mitologico “Ragno della Patagonia”, di cui scoprono parete dopo parete la determinazione e l'intuito esplorativo. Una strada purtroppo non esente dal pericolo e dalla perdita dei migliori compagni.
Racconta Matteo Della Bordella "Si tratta di un film speciale. Un progetto iniziato 6 anni fa sul quale sia Fulvio Mariani che io abbiamo creduto tantissimo. Casimiro Ferrari per me è da sempre un personaggio di riferimento, fonte di grandissima ispirazione. Ripercorrere le sue orme ricercando le vie e le montagne di Casimiro, per conoscere e far rivivere la persona, ha rappresentato per me un privilegio inaspettato. Ma il "Ragno della Patagonia" non si ferma qua, perché scalando sulle orme del “Miro”, io e i miei compagni di avventura abbiamo a nostra volta scritto un pezzettino di storia su queste mitiche montagne. Cerro Riso Patron, Cerro Murallon, Fitz Roy, Aguja Standhardt ed infine Cerro Torre. Così passato e presente si intrecciano e si sovrappongono fino a culminare nel racconto della nostra nuova via sul Cerro Torre, “Brothers in Arms”, un sogno realizzato che lascia grande soddisfazione, ma anche profonda malinconia per gli amici che non ci sono più. Questo è un film che racconta per davvero com'è fare alpinismo in Patagonia. In modo autentico e reale, talvolta crudo. Una storia senza tempo, di uomini e montagne."
LE DATE
Anteprima italiana
Giovedì 27 aprile - Lecco
Cineteatro Palladium (Via Fiumicella, 12)
Ore 20:30
Anteprima Svizzera
Venerdì 28 aprile - Locarno
PalaCinema (Piazza Remo Rossi, 1)
Ore 20:00
Proiezioni al Trento Film Festival
29 aprile
3 maggio