Al Pian della Mussa (Valli di Lanzo) la nuova via di misto 'Il Pianto di Satana'

Il report di Giancarlo Maritano che al Pian della Mussa in Val d’Ala di Lanzo ha aperto la via di ghiaccio e misto 'Il Pianto di Satana' insieme a Giovanni Ravizza.
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Giovanni Ravizza durante l'apertura di 'Il Pianto di Satana', Pian della Mussa, Valli di Lanzo (Giancarlo Maritano, Giovanni Ravizza)
archivio Giancarlo Maritano

Le idee sono sempre tante, l’entusiasmo a mille, e in quella porzione di parete passa già la mitica (e misteriosa!) via di Adriano Trombetta Lacrima Christi, un vero gioiello in anticipo sui tempi di vent’anni! Più di una volta mi sono chiesto se avesse senso dare a questo piccolo capolavoro di Adriano una nuova vita, ma occorreva ridisegnare il tracciato, in quanto la parte mediana – all’epoca tutta di ghiaccio – non si è più formata. Ho così deciso di lasciarla com’è, una vera testimonianza di chi aveva saputo cogliere un momento magico e avere una visione di quello che sarebbe successo parecchi anni dopo!

Tuttavia, parecchio più a destra, una bella linea sembrava essere disegnata apposta per convergere nell’enorme medusa di ghiaccio che sovrasta tutta la parete… una linea lunga e avventurosa! Già da un po’ l’avevo notata, ma avevo dato la precedenza a linee più immediate e – se vogliamo – più semplici e divertenti. Ci voleva l’entusiasmo di Giovanni “Gio” Ravizza per rimettere il trapano in carica, prendere gli spit, ed entrare nell’ottica di cominciare una nuova e lunga avventura!

E così è stato: i primi quattro tiri sono filati lisci, nonostante ci rendessimo conto che il bello doveva ancora venire. Dopo le prime due giornate di esplorazione e lavori, è arrivata la battuta d’arresto: condizioni, meteo, disponibilità di tempo… sembrava che non si riuscisse mai a trovare il momento giusto. Il materiale rimasto agganciato alla sosta del quarto tiro continuava a guardarci dall’alto!
Finalmente, nel magico inverno 2024/2025, è arrivato il momento giusto: un primo giro per riprendere il filo conduttore della salita a gennaio, accompagnati dal mitico Dave. Poi, il mercoledì 5 febbraio, gli astri si sono allineati: ripartiamo io e Gio, carichi e motivati, decisi a finire la via, nonostante fosse – per Gio – il quinto giorno di scalata, e per me una stagione particolarmente sfortunata a causa di un polso davvero mal messo.

Partiamo decisi, in quelle giornate in cui sai che nulla sarà semplice, ma tutto è affrontabile! Via il primo, il secondo e il terzo tiro. Gio attacca deciso il quarto, davvero impegnativo, e ancora una volta lo scala senza esitazioni. A quel punto, occorre chiudere i conti. In tempo record finisce il quinto tiro, cominciato poche settimane prima. Siamo quasi alla fine, vediamo la fine delle difficoltà: una breve sezione di misto e Gio volteggia sulle frange dell’uscita… un ultimo passo e arriviamo esattamente dove esce la via di Adriano! La via deve finire qui, il tributo è fatto!

Sei tiri che condensano tecnica, forza ed esperienza. Non sempre la roccia è buona, e occorre occhio per valutare le sezioni di ghiaccio del quinto e sesto tiro. Perseveranza, tenacia e tanta, tanta voglia di mettersi in gioco! Questi i fattori che hanno reso possibile l’apertura di questa via.

A livello di spittatura, abbiamo deciso di chiodare – bene – i tratti di dry, ma senza banalizzare le difficoltà o attirare qualcuno con una chiodatura plaisir. Sui tratti di ghiaccio occorre proteggersi con le viti, mentre sui tiri di dry sono sufficienti i rinvii… e le braccia!

Buone scalate!
Giancarlo Maritano – Guida Alpina

Info: www.x3mmountainguides.comwww.rifugiocirie.eu

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