Hansjörg Auer libera Silberschrei sul Sass de la Crusc e con Much Maier sale a-vista la Cattedrale in Marmolada

Mesi intensi per Hansjörg Auer: assieme a Thomas Schreiber libera Silberschrei in Sass de la Crusc, poi con Much Maier ripete Gaia, la via simbolo del gritstone in Inghilterra. I due poi salgono a-vista la Cattedrale in Marmolada, Dolomiti.
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Silberschrei, Sass de la Crusc, Dolomiti
Hansjorg Auer

All'inizio di luglio gli austriaci Hansjörg Auer e Thomas Schrieber hanno liberato "Silberschrei", una nuova via sul Sass de la Crusc in Alta Badia. La linea era stata aperta già nell'autunno 2005, ma una volta saliti tutti i suoi nove tiri i due tirolesi hanno dovuto aspettare fino a quest'estate per liberare il loro "grido d'argento".

Silberschrei inizia 20 metri a destra del Diedro Mayrl e segue una linea autonoma subito a sinistra della Perla Preziosa, la via aperta da Nicola Tondini, Nicola Sartori e Michele Zandegiacomo nel 2006. Dopo un primo tiro facile arriva subito il tiro chiave di 7c, su roccia "abbastanza buona, diciamo, almeno per il Sass de la Crusc" racconta Auer. Quindi con altri due tiri rispettivamente di 6c e 6b la nuova via raggiunge la cengia. Proprio sugli ultimi 20 metri sotto la cengia la via degli austriaci sale in comune con la più giovane La Perla Preziosa e sulla cengia entrambe le vie utlizzano la stessa sosta. Dalla cengia invece Silberschrei si sposta più a sinistra di Perla e dopo un altro tiro chiave di 7c le due linee corrono parrallelamente fino in cima, su roccia migliore rispetto alla parte bassa. Il viaggio di Silberschrei su questo "mitico muro" viene protetto da un misto di chiodi e protezioni veloci e l'arrampicata, sempre secondo Auer, è "esigente, a volte su roccia leggermente friabile, ma sicuramente è una via da ripetere."

La conferma che Auer sia in forma arriva da un recente viaggio lampo in Inghilterra dove, assieme all'amico Much Maier, dopo una sola perlustrazione, entrambi hanno ripetuto il classicissimo test psicologico di Gaia E8 6c a Black Rocks. Un paio di giorni dopo Much, a nostro avviso uno dei climber/alpinisti austriaci più forti e meno conosciuti, è anche riuscito nella salita in stile flash dell'estremamente delicata "Balance it is" E7 6c a Burbage. Come dire, grandissimo talento, grandissima forma fisica e soprattutto nervi saldissimi.

A proposito di nervi saldissimi: dopo le incredibili free solo di Tempi Moderni nel 2006 e il Pesce nel 2007, il rapporto che Auer ha con la sud della Marmolada rimane quasi unico e l'attrazione che la grande parete ha su di lui rimane più forte che mai. Infatti, pochi giorni fa Auer e Much si sono legati nuovamente assieme per ripetere quella che sta diventando, secondo molti, una grandissima classica di alto livello: la via della Cattedrale. Come scrive Florian Riegler che ha effettuato la seconda rotpunkt a giugno, questi 850 metri erano stati tracciati da Graziano Maffei, Mariano Frizzera e Paolo Leoni tra il 1983 e il 1985, poi liberati da Pietro dal Prà nel 2004.

Il 23/07/2009 Auer e Much hanno realizzato da parte loro una grande salita: partendo alle 7.00 di mattina, i due hanno raggiunto la cengia mediana alle 14.30 e quindi la cima attorno alle 17.30. "Verso la fine abbiamo rallentato un po', perché c'era un vento che sembrava di essere in Patagonia! Per quanto riguarda i tempi, quando due bravi alpinisti arrampicano assieme, le cose possono andare molto veloci!" Ma i tempi di salita non rendono giustizia alla loro performance, infatti, è solo guardando un altro dettaglio che si capisce lo spessore: i due sono saliti in alternata, e tutta la via a vista! I due tiri di 7c se li sono divisi uno a testa, mentre il tetto è stato salito da Much, poi si è fatto calare e anche Hansj√∂rg l'ha salito da capocordata. Arrivati alla fine si sono poi calato in doppia lungo la via. Conclude Hansjörg: "La via è geniale, prende una linea incredibile ed è protetta abbastanza bene sul calcare perfetto della Marmolada. Suggeriamo una piccola modifica del grado da 8a+ a 8a. Comunque grandissimo rispetto per Pietro e soprattutto per Feo Maffei!".


Note:
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