Hansjörg Auer e Much Mayr, invernale alla Nord dell' Hahlkogel

Il 23/12/2013 gli alpinisti austriaci Hansjörg Auer e Much Mayr hanno effettuato la probabile prima salita invernale della parete nord dell' Hahlkogel (2655m), nella Alpi dell'Ötztal.
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Hansjörg Auer e Much Mair, Hahlkogel parete nord il 23/12/2013
Hansjörg Auer
Hansjörg Auer e Much Mayr hanno celebrato il loro Natale con un giorno in anticipo con quella che con tutta probabilità è la prima invernale della parete nord dell' Hahlkogel (2655m) nelle loro montagne di casa, le Alpi dell'Ötztal. Il 23 dicembre Auer e Mayr hanno salito la via classica sulla parete nord, con una variante di tre tiri a metà parete in cerca di ghiaccio più solido raggiungendo, in circa 6 ore, la vetta alle 14:00. "Le condizioni erano davvero secche" ci ha spiegato Auer "abbiamo incontrato relativamente poco ghiaccio lungo questi 500m di via. L'arrampicata è stata davvero interessante e tre tiri in particolare si sono rivelati di prima classe." I due sono poi scesi in corda doppia lungo la parete ovest.

Mentre questa cima di 2655m non è conosciuta a livello internazionale, è certamente un importante punto di riferimento per le Alpi dell'Ötztal. Come conferma anche Auer: "la parete NO per esempio è stata la prima parete di questa valle dove gli alpinisti hanno consapevolmente cominciato ad salire vie di carattere alpino. Le prime vie sono state aperte da famosi arrampicatori come Reinhard Schiestl, Karl Falkner e Darshano Rieser all'inizio degli anni '80 anche perché la parete è una delle poche nell' Ötztal sufficientemente alta per lunghe vie di più tiri."

La salita di Auer segue l'apertura di tre nuove vie di ghiaccio e misto nell' Ötztal realizzate insieme al suo primo compagno di cordata, Karl Dung. Il 15 dicembre i due hanno aperto due linee sopra Tumpen, la prima di 3 tiri che affronta una sottile lingua di ghiaccio su una delicata placca, mentre la seconda sale con due lunghezze su ghiaccio piuttosto friabile. Il 19 i due si sono recati a Habichen dove hanno aperto una nuova linea di sei tiri che con il passaggio chiave su roccia per raggiungere il ghiaccio. Tutte e tre le vie sono state protette soltanto con protezioni veloci. "Non abbiamo usato nessun spit" spiega Auer "le vie sono piuttosto difficili, verso la fine della scala delle difficoltà. A dire il vero nessuna è eccezionale, ma prese assieme mi hanno dimostrato ancora una volta che, con un po' di creatività e motivazione, si possono trovare cose nuove anche nelle nostre montagne di casa. Magari anche molto impegnative. E proprio lì, dove molti credevano che tutto fosse già stato esplorato."





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