Goulotte della Z alla Cima di Rosso in Alta Valmalenco di Alberto Rusconi e Mario Vannuccini
Una nuova via di ghiaccio sulla parete sud della Cima di Rosso; è da tempo che la sogno. Invisibile da lontano salvo, frontalmente, dalla Sella di Pioda, si trova in uno degli angoli più reconditi dell’alta Valmalenco.
Così sono contento di aver individuato il passaggio che dal rifugio Del Grande-Camerini traversa in quota fino all’alto circo del Sissone. Chissà che storia c’è dietro a quella croce di ferro battuto che troviamo infissa nelle rocce di un piccolo valico oltre i 2600 metri di quota (scopriremo in seguito che ricorda Carla Odello, perita durante un tentativo invernale alla Cima di Vazzeda nel 1944).
Alberto Rusconi mi ha dato fiducia ed eccoci qui, la goulotte è ancora in condizioni nonostante la stagione inoltrata. La salita è entusiasmante e regala la meraviglia della scoperta, come ogni nuova ascensione. La Goulotte della Z, la chiameremo. La vetta e la prima parte di discesa si affacciano sulla Valle del Forno, con i suoi orizzonti severi ma accattivanti, di ampio respiro. Siamo felici.
Alcune difficoltà…
L’imprevisto c’è, sembrava troppo facile, e le calate in doppia dal Passo Sissone sono difficili da attrezzare e pericolosamente sovrastate da enormi cornici di neve. Atterriamo incolumi sul Ghiacciaio del Sissone nella neve ormai fradicia ma non importa, da qui a Chiareggio sarà solo fatica…
E poi c’è Profondo Rosso
La Goulotte della Z sarebbe destinata a divenire una classica se non fosse per: l'avvicinamento smodato; le condizioni non verificabili se non dopo l'avvicinamento smodato; alcune doppie difficili e pericolosamente sottoposte a cornici incombenti; una discesa infinita; un esito quindi incerto. E poi c’è Profondo Rosso… La promettente goulottina a sinistra, parallela alla nostra via, che non vuole evocare nulla di orribile, che semplicemente attende ancora i primi salitori. Non so se avrò modo di tornare quassù ma mi piacerebbe che questo fosse il nome di questa linea, chiunque sarà a salirla.
La Goulotte della Z segue il solco di destra dei due che incidono la parete sud della Cima di Rosso. E’ generalmente in condizioni in aprile e maggio. Le difficoltà sono concentrate nel primo terzo, dove si affrontano brevi risalti di ghiaccio fino a 85°. La parte alta della via interseca probabilmente uno storico itinerario dei fratelli Calegari del 1911, l’unico aperto in precedenza sulla parete.
di Mario Vannuccini
SCHEDA: Goulotte della Z, Cima di Rosso, Valmalenco
Info: www.guidealpine.net