Franco Collé vince il Tor des Géants per la quarta volta
Che al Tor des Géants nulla vada dato per scontato è una delle poche certezze di questa gara: chi ha partecipato o vissuto in qualche modo almeno una delle edizioni corse finora lo sa benissimo. Uno che ha imparato molto da questa regola non scritta è Franco Collé, soprattutto dopo quello che è successo nel 2017 quando, saldamente in testa, si ritirò a Bosses, a una trentina di chilometri dal traguardo, spianando la strada per la vittoria di Javi Dominguez Ledo. Dopo i forfait di Jonas Russi e Simone Corsini prima del via, sembrava scontato che la vittoria del TOR330 fosse un monologo dello stesso Collé. Il valdostano alla partenza però sembrava teso, meno carico del solito, e qualche difficoltà fisica sembrava poter mettere in dubbio il suo trionfo.
Poi si è accodato al francese Romain Olivier, insieme a lui ha percorso quasi 200 chilometri fino a quando, poco prima del Rifugio Magià, il francese ha dovuto fermarsi a riposare. Il momento saliente di un trionfo già scritto? Neanche per sogno. Romain ha recuperato mezz’ora, Collé sembrava affaticato ed i giochi sembravano riaperti. A Ollomont, però, il francese si è fermato per farsi massaggiare ed ha mollato la presa.
A questo punto l'obiettivo rimaneva uno: quello di battere il suo stesso record di 66h43'57". A Bosses aveva quasi un’ora di anticipo sui suoi tempi del 2021, ma il vantaggio si è via via assottigliato: il valdostano era affaticato e dolorante, ed il suo passo ne ha risentito. La discesa dal Malatrà è stata lunga e interminabile ma l’obiettivo è stato raggiunto per qualche minuto. Franco Collé ha tagliato il traguardo alle 4.39, in 66h39'16". Per lui è la quarta vittoria, dopo i trionfi del 2014, 2018 e 2021.
"Non speravo di vincere, dopo il ritiro dell'anno scorso puntavo solo a finirlo - ha detto Franco Collé al traguardo. Sono stati tre giorni intensi per me e la mia famiglia, ma il TOR è il TOR, è una cosa unica, da provare o da vedere dal vivo. So che non riuscirò mai a staccarmi da questa gara". Ha vinto la gara a Ollomont:
"Romain aveva un ritmo impressionante, a Ollomont ho deciso di provarci e fare il buco. Il livello si sta alzando, questo è il TOR che vogliamo".
Romain Olivier merita comunque tanti applausi, sia per la sportività con cui si è “preso cura” di Collé la prima notte – ricambiata dal valdostano prima del Magià – che per la sua prestazione. Il francese si trova ora al secondo posto, e spera di riuscire finalmente a salire su quel podio del Tor des Géants che aveva sognato nel 2019. Alle sue spalle Galen Reynolds sembra essere riuscito a staccare il gruppo ed è transitato per primo al Bosses, con qualche minuto di vantaggio su Martin Perrier e Damian Hall.
Al femminile è sempre in testa Emma Stuart davanti a Jocelyne Pauly e Sophie Grant. Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 13 settembre, è atteso anche l’arrivo di Sébastien Raichon, che sta sbriciolando il suo precedente record del TOR450 – Tor des Glaciers con circa 10 ore di anticipo, mentre in serata sarà la volta del vincitore del TOR130 - Tot Dret.
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