TOR330 del Tor des Géants 2023: che l'avventura abbia inizio
L’ora X è scoccata: la gara più attesa del TORX®, quella più sentita, quella che tutti sognano di finire ma, prima di tutto, di iniziare e di vivere almeno una volta nella vita, è partita. Il viaggio del TOR330 – Tor des Géants è iniziato per 1085 Giganti, che per quasi una settimana avranno la possibilità di vivere un sogno, un viaggio con se stessi, con altri atleti, con 2000 volontari, sui sentieri delle Alte Vie 1 e 2 della Valle d’Aosta. Per la prima volta nella sua storia, il Tor des Géants® sfonda i 1000 runners partiti.
Più di 330 km, più di 24.000 metri di dislivello, 34 Comuni, colli, vette, salite e discese, laghi, rifugi, basi vita. Paesaggi spettacolari e tifo come non mai li aiuteranno a superare il viaggio e la fatica. Avranno dalla loro anche il bel tempo, che li accompagnerà oggi e domani.
Il Tor des Géants® è anche una gara, riservata a un'Elite di top runners che sabato hanno sfilato al Jardin de l’Ange e che si contenderanno una vittoria che si ricorderanno per tutta la vita. Mercoledì di buon mattino l’arrivo dei primi, mentre la gara si chiuderà sabato alle 18.
Con la partenza del TOR330 si intensificano non solo le emozioni ma anche il palinsesto della TORX® LIVE, che aumenterà i suoi contributi video ed i suoi aggiornamenti 24 ore su 24.
TOR450 – TOR DES GLACIERS
Venerdì sera invece era partito il TOR450 – un viaggio lungo 450 chilometri con 32.000 metri di dislivello alla scoperta dei luoghi più spettacolari ed incontaminati della Valle d’Aosta. Una serata ancora estiva ed un pubblico numeroso e festoso hanno salutato calorosamente i 169 avventurieri - record per questa gara - partiti alle 20 in punto dalla Piazza Abbé Henry di Courmayeur. La minifuga di Peter Kienzl è durata 120 km. Dopo il Rifugio Vittorio Emanuele II, Sébastien Raichon ha deciso di ingranare la quinta e tornare dove gli piace di più: in testa alla classifica del TOR450 – Tor des Glaciers. Al Rifugio Chabod aveva già recuperato 20 minuti sull’altoatesino e lo precedeva di 13 minuti, al Rifugio Grauson il divario si è allargato fino a quasi due ore. Nel frattempo è risalito alla grande Erwee Tiaan, che ha superato i due fratelli Gabioud ed è andato ad incollarsi alle spalle di Kienzl. Impressionanti le loro tabelle di marcia, due ore in anticipo sui tempi del 2022.
Non cambia la classifica femminile, con la svizzera Florence Golay-Geymond che sta polverizzando i tempi dell’anno scorso, passando allo Chabod con ben oltre 5 ore in meno rispetto a Isabelle Ost nel 2022. Un ritmo che le sta permettendo di prendere meglio le distanze da Amy Sproston, ormai indietro di due ore, con Marina Plavan terza a un’ora dalla statunitense.