Fitz Roy non stop per Simon Gietl e Gerhard Fiegl
Partenza ore 18:00 a Ponte Rio Electrico, attraversiamo con le ultime luci del giorno Passo Quadrado, raggiungiamo al buio e durante una nevicata la base della Supercanaleta. Saliamo la parte bassa, - ritenuta più facile - di notte e raggiungiamo le difficoltà tecniche un po' in anticipo, verso le 04:00. Nevica, il vento si alza ed è ancora buio. Siamo costretti ad un piccolo bivacco d'emergenza per aspettare la l'alba e il miglioramento del tempo.
Arriva la prima luce, il tempo rimane brutto, i nostri piedi diventano sempre più freddi. La decisione è tutt'altro che facile. Ci sarebbe la ritirata ma seguiamo il motto "facciamo due, tre tiri poi vediamo..." Almeno l'arrampicata scalda di più che fare le doppie. Nevica tutta la mattinata, arrampichiamo con piccozze e ramponi, soltanto sulla cresta sommitale veniamo raggiunti dal cielo blu e i primi raggi di sole.
21 ore e 30 minuti dopo la partenza siamo in cima al Fitz Roy. Sono le 15:30, siamo da soli. Ora ci aspetta una lunga discesa ed un lungo rientro a piedi fino al nostro punto di partenza che raggiungiamo, stanchi, dopo 31 ore e 30 minuti.
di Simon Gietl
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