Dry tooling: Nelson e Ogden in tour

In un recente tour europeo gli americani Ryan Nelson e Jared Ogden hanno salito alcune delle vie di misto moderno più difficili del vecchio continente, tra le quali Mission Impossible e Vertical Limit.
E' indubbio: nel dry tooling regna una certa confusione dei gradi di difficoltà. Ed è certo che questa incertezza sul definire le difficoltà delle vie di misto moderno è dovuta all'essere l'ultima nata tra le discipline della verticale. Nel tempo, per l'alpinismo e l'arrampicata sportiva, applicando il "metodo" del confronto degli itinerari e dei rispettivi gradi, attraverso lo scambio di opinioni tra i migliori arrampicatori e alpinisti, i margini di errore (e d'incertezza) si sono sempre più ridotti. Questo certamente avverrà anche per il dry tooling.

Anche per questo riportiamo volentieri il report pubblicato dalla rivista Climbing sul tour de force europeo degli americani Ryan Nelson e Jared Ogden che hanno salito alcune delle più difficili vie di dry tooling del vecchio continente, confrontandole con quelle americane. Appunto: il confronto e la conoscenza per aggiustare sempre più il "tiro" delle valutazioni.


Per gentile concessione di Climbing:

"In Valsavaranche, Nelson ha salito "Captain Hook" (M10) e "Mission Impossible" (M11) al secondo tentativo, prima di spostarsi a Isenfluh in Svizzera per salire "Tomahawk" (M10+/M11) e "White Out" (M10+) (secondo e terzo tentativo). A Uschinen, Nelson ha continuato con una bellissima on-sight di "Tool Time" (M10+), per poi finire in stile con una ripetizione di "Vertical Limit" (M12) di Robert Jasper al terzo tentativo.

Ogden non è stato da meno e nelle due settimane on the road ha salito "Tomahawk" al secondo tentativo, alcuni M9 e M10 flash, ed ha ripetuto "Vertical Limit", anche lui al terzo tentativo.

Nelson, che ha salito numerosi vie di misto di altissimo livello a Colorado è tornato a casa poco impressionato: "con l'eccezione di Mission Impossible, che è la miglior via che io abbia mai salito, la maggior parte delle vie tu arrivi e ti chiedi "ma è questo?"


Ryan Nelson. Studente, numerosi prime salite e ripetizione d'altissimo livello, soprattutto in Colorado. da ricordare la salita dell'ice boulder Liquid Swords (M-hard) Rifle.

Jared Ogden. Arrampicatore che eccelle in tutte le discipline. Votato come uno degli migliori 11 arrampicatori americani dalla rivista Climbing Magazine. Ha al suo attivo numerose prime salite e spedizioni in tutto il mondo, tra cui spiccano quelle in Patagonia, Alaska, Peru, Nepal, Baffin Island, e Pakistan. Molti ricorderanno la sua salita live del Great Trango Tower nel 1999
Spedizioni:
Karakoram, Pakistan, Nameless Tower, "Book of Shadows" 95, (VII 5.10+ A4 WI4).
Shipton Spire, "Ship of Fools," 1° salita alpina '97 (VII 5.11 A2 WI6)
Great Trango Tower, Northwest Face, 1° salita, '99 (VII 5.11 A4)
mission impossible

Mauro Bubu Bole mentre sale sulla sua Mission Impossible, descritta da Ryan Nelson come "la migliore via che io abbia mai salito."
foto
Andrea Gallo

Mission Impossible
archivio Mission
archivio Vertical Limit
Jared Ogden
www.mixeddreams.com
www.climbing.com


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