Combe Maudit, due vie nuove di ghiaccio e misto per Enrico Bonino & Co

Su Combe Maudit, nel massiccio del Monte Bianco, sono state aperte due nuove vie di ghiaccio e misto, Saumons et Glacons (M5+ WI5 R, 500m, Enrico Bonino, Luca Breveglieri, Olivier Colaye) e An...ice surprise (M7, WI5, A1+, III, 350m Enrico Bonino, Giulia Venturelli). Il report di Enrico Bonino.
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Enrico Bonino sul secondo tiro di M7 di An...ice surprise, salita in libera insieme a Giulia Venturelli, Combe Maudit, Monte Bianco.
archivio Enrico Bonino

Quest'anno è l'anno della Combe Maudite, non ci sono dubbi! Le particolari condizioni dell'autunno hanno riportato alla luce un anfiteatro a torto poco frequentato e poco conosciuto. Vie come Baxter Jones, Lacrima degli angeli, Surcouf, Reve Caché e Filo d'Arianna sono state rispolverate, mentre nuove vie hanno preso forma come Saumons et Glacons e An...ice surprise, ambedue salite da chi scrive.

La prima ha una connotazione più "plaisir-moderno" quotata M5+ WI5 R con tratti su ghiaccio effimero e qualche passo di misto, con soste attrezzate, impegnativa il giusto (comunque da non sottovalutare) e poco ingaggio in caso di problemi, aperta in occasione di un corso di misto in alta montagna con Olivier Colaye e Luca Breveglieri. La linea scorre parallela alla già nota Filo d'Arianna, di cui si percorre il canale d'accesso, per poi seguire un'esile linea alla sua sinistra nascosta dagli strapiombi rocciosi. Il risultato sono 250m di canale più 250m di goulotte. Il pregio di questa salita sono l'estetica, la continuità e l'esposizione più favorevole rispetto alla vicina.

La seconda è stata invece aperta con la fortissima Giulia Venturelli, ricercando un itinerario logico, difficile, in chiave di misto moderno, dove entrambi abbiamo dovuto metterci in gioco fino in fondo per spingere al massimo la libera, e per trovare soluzioni a tratti apparentemente insormontabili. E' stato bellissimo lo spirito di squadra e l'entusiasmo durante la salita, sempre avvenuta a tiri alterni e dove ognuno metteva a disposizione le sue competenze ed esperienze per la cordata. La ciliegina sulla torta è stato scoprire delle goulottes più fornite ed estetiche del previsto nella parte alta della parete. Un susseguirsi di diedri ghiacciati incassati e nascosti.

Dopo un primo tentativo venerdì scorso, terminato contro un muro compatto senza materiale adatto, siamo tornati ieri armati di copperhead, rurp, e micro lamette. La giornata è cominciata subito alla grande liberando al primo colpo il tiro chiave di M7. Arrivati al "punto morto" non vedevo l'ora di cominciare a spalmare i miei primi copperhead in quella fessura cieca che ci aveva respinto la volta prima. Il tratto di artif passa via abbastanza agevolmente, con un pò di "taglio e cucito" supero il muro compatto e mi trovo a ribaltarmi in un diedro liscio e aperto. Chiaramente il divertimento non era ancora finito. 6 metri mi separavano dalla sosta e mi hanno impegnato fino alla fine obbligandomi alla libera.

Il tiro successivo lo risolve magistralmente Giulia, una partenza decisamente difficile e delicata di dry porta ad un terreno più nevoso. La raggiungo in sosta che sono le 16:45. Ci rimane poca luce a disposizione, ma ormai il più duro è fatto, di scendere e tornare il giorno dopo non aveva senso e decidiamo quindi di proseguire ad oltranza fino in cima.

Una bella goulotte ghiacciata ci permette di procedere velocemente. Giulia mi raggiunge in sosta alle ultime luci. Piccola pausa cibo, acqua, frontale e si riparte. Qui è stato fondamentale avere una foto della parete con noi, per capire dove andare. Le possibilità potevano essere molteplici. Giulia sale pochi metri e aggira a sinistra uno sperone alla ricerca di un diedro incassato che dalle foto sembrava appena spruzzato di neve. In realtà era bello fornito e super estetico, di quelli che non vorresti finissero mai. Salgo il tiro ormai al buio pesto, neanche la Luna a mostrarci il cammino.

Stando ai conti dovrebbe essere l'ultimo tiro quello davanti a noi, e il caso ha voluto che non fosse facile neppure questo. Un ostico tetto solcato da una fessura off-width mi da del filo da torcere, così come la neve inconsistente riportata dal vento. Lotto faticosamente per non cedere al “riposino”... la via era stata salita in libera fino a quel punto e non volevo rovinarmi la festa. E' vettaaaaa! Siamo davvero felici! Lo spirito e l'etica con cui abbiamo deciso di affrontare questa salita sono stati davvero forti. Grande Giulia per cui ho davvero una grande stima, grazie per avermi accompagnato in questa bella avventura.

Si ringraziano gli sponsor: S.C.A.R.P.A, Millet, Baroli Sport, Odyssee Montagne

di Enrico Bonino

SCHEDA: An...ice surprise, Combe Maudit, Monte Bianco

SCHEDA: Saumons et Glacons, Combe Maudit, Monte Bianco


Note:
Expo.Planetmountain
Expo S.C.A.R.P.A.
www
www.odyssee-montagne.it



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