Cholitas Boliviana alla conquista dell'emancipazione nelle Ande
Forse non è un’impresa in termini assoluti, ma quello che sta attualmente facendo questa quindicina di donne boliviane ha un valore che va ben oltre qualsiasi record: stanno cercando di salire otto cime nelle Ande sopra i 6000m, per se stesse, ma anche e soprattutto come importante segno di emancipazione.
Queste donne fanno parte degli Aymará, la popolazione indigena della Bolivia occidentale e del Perú meridionale, e prima di iniziare questa avventura hanno lavorato per anni come cuoche oppure come portatrici, insieme ai loro mariti, per le agenzie di trekking o le spedizioni alpinistiche. Molte di queste donne hanno tra i 40 e 50 anni, ma spinte dalla curiosità di vedere di persona come sono fatte le alte cime, due anni hanno deciso di arrampicarsi lassù anche loro.
La particolarità: queste "cholitas" salgono con i loro abiti tradizionali, coloratissimi e ben lontani dall'abbigliamento usato dagli alpinisti moderni. Ciò nonostante finora hanno salito sei cime, ovvero l'Acotango, il Parinacota, il Pomarapi, lo Huayna Potosí e anche la bellissima Illimani. Il sogno più grande per le più giovane sarebbe di piantare la bandiera boliviana in cima all’Aconcagua, la montagna più alta del sud America.
Alcune delle "cholita climbers": Cecilia Llusco, Juana Rufina Llusco Alana, Janet Mamani Callisaya, Domitila Alana Llusco, Marga Alana Llusco, Virginia Quispe Colque, Pacesa Llusco Alana, Lidia Huayllas, Bertha Vetia, Dora Magueño, Ana Gonzales, Ceclia Llusko Alani