Cerro Torre in parapendio per Roger Schäli, Mario Heller e Pablo Pontoriero
Seguendo le orme di Fabian Buhl che nel 2020 è sceso in parapendio dalla vetta del Cerro Torre, il 19/01/2022 anche gli alpinisti svizzeri Roger Schäli e Mario Heller e l'argentino Pablo Pontoriero hanno preso la via più veloce per ritornare a El Chalten.
Schäli è in Patagonia da alcune settimane e prima di Natale ha salito, insieme a Bettina Gruber, cime come l'Aguja Guillaumet lungo la Via Comesana - Fonrouge, l'Aguja Poincenot lungo la Via Whillans - Cochrane e il Fitz Roy lungo la Via Afanassieff. Il connazionale e compagno di cordata Mario Heller è arrivato a Capodanno e dopo aver contratto ed essersi ripresi dal Covid, la cordata si è unita a Pablo Pontoriero per salire il Cerro Torre lungo la mitica Via dei Ragni.
La montagna è già stata salita in questa stagione, in particolare da Vittorio Messini, Gabriel Tschurtschenthaler e Matthias Wurzer che sono stati i primi a mettere piede sul famoso fungo sommitale il 16/12/2021. Heller, Pontoriero e Schäli si sono uniti a cinque amici argentini, Agustín Mailing, Pedro Fina, Luciano Cortez, Sebastián Beltrame e Ramiro Greco.
Il gruppo è salito lungo la parete ovest, ma a causa delle condizioni "inaspettatamente impegnative", il 18 gennaio è stato costretto a bivaccare un tiro sotto la vetta. Il giorno successivo Mailing ha aperto l'ultimo tiro fino in cima, dove sono scattate ovviamente le obbligatorie foto di rito; questa è stata la terza volta in cima al Cerro Torre per Schäli, dopo la ripetizione della Via del Compressore nel 2006 e la via liberata da David Lama nel 2016, ma per sua stessa ammissione "non ero mai stato così teso e nervoso durante l'intera salita".
La ragione risiedeva nel fatto che i tre avevano pianificato di volare dalla vetta in parapendio e, in condizioni pressoché perfette, sono decollati a mezzogiorno del 18 gennaio, atterrando vicino a El Chalten pochi minuti dopo. Mentre Pontoriero ha volato con una parapendio AirDesign, Heller e Schäli hanno volato con dei parapendio Advance Pi3 che pesano circa 1,8 kg ciascuno; gli alpinisti hanno volato con tutta la loro attrezzatura, ad eccezione del casco di Schäli che lo svizzero aveva regalato ad uno degli argentini, a cui era caduto il proprio durante la salita.
Schäli ci ha raccontato: "Mentre salivo il Cerro Torre questa volta ero più nervoso di quanto non lo fossi da molto tempo per una grande via di montagna, perché sapevo che scalare il Torre sarebbe stato solo metà della sfida. Ho sempre saputo che dopo l'arrivo in vetta avrei dovuto fare i conti con il decollo, e questo ancora una volta richiede concentrazione al 100%. Ciò che lo rende così difficile è il dover ignorare il fatto che dopo aver alzato l'ala e dopo aver corso 5 - 10 passi, all'improvviso hai un vuoto di 1000 metri sotto di te! Quindi, quando decidi di andare, devi dare il 100%. Interrompere la corsa può essere ancora più pericoloso e rischi di cadere giù per la headwall!
Alla fine il decollo è andato bene, nonostante il vento fosse davvero debole. Ma sapevo per esperienza che sull'esposta vetta il vento soffia da tutte le direzioni, quindi era solo questione di avere pazienza ed aspettare che le condizioni fossero favorevoli. Il volo è stato un sogno che si è avverato e ora sono semplicemente megaaaa sollevato. Solo molto tempo dopo, molto tempo dopo l'atterraggio, mi sono reso conto di quello che avevo appena fatto.
Mille grazie a Mario e Pablo, i due professionisti del parapendio, per il loro aiuto al momento del decollo. A Fabian Buhl per i suggerimenti e i trucchi. A Rolando Garibotti, Vittorio Messini, Tomás Roy Aguiló e Karl Gabl per i bollettini meteo e molto altro! E naturalmente ai nostri amici argentini Agustín Mailing, Pedro Fina, Luciano Cortez, Sebastián Beltrame e Ramiro Greco. Questi sono i momenti per cui vivo!”
Links: rogerschaeli.ch, La Sportiva, Petzl