Bubu Bole e Anna Torretta dry tooling a Ueschinen

Ad Ueschinen (CH), Bubu Bole ripete No limits M12+, Anna Torretta sale vertical Limits M12.
Dry tooling DOC e belle realizzazioni per Anna Torretta e Bubu Bole in quel di Ueschinen (si legge Uscinen) - falesia svizzera ormai sempre più meta internazionale e di riferimento per il misto moderno.

Nel tour Bubu ha ripetuto la nuovissima “No Limits”, 45 metri di dry tooling appena inventati (e liberati) da Robert Jasper prolungando l’M12 di "Vertical Limit". Una via eccezionale e, come dice il nome, “Senza limite”, non per niente è in odore di essere un bel... M12+ (per la cronaca Bubu l’ha definita un via "Davvero entusiasmante!").

Anna, dal canto suo, centra l’obiettivo che si era proposta ripetendo Vertical Limit, confermando così uno stato di forma davvero notevole. A proposito basti precisare che la torinese, subito dopo la trasferta nel Cantone bernese, ha ripetuto “a vista” su "Empire strikes back", lo “storico” M11 aperto nel 2000 da Stevie Haston in Val di Cogne (AO).

Parola di Anna Torretta: “ Ueschinen è la falesia di misto più bella del mondo: candelotti di ghiaccio e frange gelate da tutte le parti, roccia compatta, strapiombo perfetto. Per questo è la meta di pellegrinaggio degli amanti del misto moderno. Ad Ueschinen - continua Anna - s’incontrano sia gli specialisti sia i curiosi di questa forma di arrampicata, provenienti da tutte le parti del mondo, in un incontro senza frontiere. Questa è stata la parte più bella della nostra trasferta!"

Una nuova mecca del “dry-tooling insomma, che ci ha incuriosito e che meritava un approfondimento. Così abbiamo chiesto ad Anna Torretta di parlarci di questo tour, ma soprattutto dell’entusiasmo, della scoperta e degli incontri targati Ueschinen e dry tooling.


No Limits, Vertical Limits, ci sono limiti?
Ueschinen, Kandersteg - Svizzera
testi di Anna Torretta - foto Andrea Gallo


“Incominciamo dall’inizio: Bubu, Andrea (Gallo n.d.r.) e io abbiamo combinato di fare una visitina a Kandersteg.
L’avvicinamento alla falesia prevede un’ora di marcia con gli sci ai piedi. L’imperativo è: si parte presto! Così, alle nove stiamo ancora facendo colazione. Arriviamo alla falesia a mezzogiorno, il lokal Uli Steck ci saluta con una battuta: “Bubu proprio perfetto questo posto, vero? Siamo o no in Svizzera!”. Uli è in compagnia di tre inglesi, in tour alpino dei luoghi del misto. Tra di loro c’è anche Scott Muir.

Posiamo gli zaini e stringiamo la mano a due spagnoli, Israel Blanco, forte ghiacciatore, e a Jordi Tosas, snowboarder estremo. Anche Israel ha fatto il tour delle vie dure di misto, l’ultimo progetto della stagione europea è a Ueschinen, in lavorazione in questi giorni. Spuntano dal fondo della falesia due giapponesi, stanno facendo un tour del ghiaccio alpino anche loro, e stanno provando il misto moderno. I due dormono in tenda davanti alla falesia.

Bubu è la prima volta a Ueschinen, e comincia a scaldare le piccozze per il suo progetto, la salita a vista di Vertical Limits. Io, invece, sono già venuta un paio di volte a Ueschinen: il mio progetto è provare i movimenti di Vertical Limits, e capire se riesco a chiudere sulle piccozze il dito medio a cui hanno tolto ieri 4 punti! Andrea è contento come un bambino perché finalmente non si trova in un buco nero a far foto, c’è luce!

Dry tooling, Ueschinen, Svizzera, arrampicata su ghiaccio

Bubu attacca il suo progetto, ma è “stranamente” nervoso mentre prova a vista la via, e un buchetto svaso lo trae in inganno: “Sono caduto, sono caduto” ripete tra sé, incredulo, mentre pendola sotto lo strapiombo. Progetto fallito! Ma il tempo della delusione è così breve che Bubu ha già gli occhi su qualcosa d’altro. Israel sta provando da alcuni giorni la nuova diavoleria che Jasper ha aperto e liberato la settimana scorsa: “No Limits”, il prolungamento di Vertical Limits, M?, probabilmente M12+…

Il giorno successivo ritroviamo gli stessi frequentatori della falesia, agli inglesi si sono sostituiti tre ragazzi finlandesi. I giapponesi resistono in tenda. Israel chiude No Limits e si aggiudica la prima ripetizione. Ora tocca a Bubu lanciarsi sulla via: 45 metri di sviluppo, 30 o più moschettonaggi, un viaggio da pipistrello senza fine. Io lo assicuro, osservo, e penso: “Se riesco a imitare lo stile di Bubu potrei riuscire nel mio progetto”.

Bubu, rimane sulla via un tempo che mi sembra infinito. Non lo avevo mai assicurato prima, ma la leggenda è verità: gli assicuratori di Bubu sono votati al martirio! Ma Bubu è “grande” e chiude la via, anche lui si aggiudica No Limits M12+.

Adesso tocca a me, sulla versione originale di Vertical Limits. Faccio una corsetta di riscaldamento per sgranchirmi le gambe e parto: l’attesa non è lunga una piccozza salta e me la tiro sulla tempia. Maschera di sangue più bernoccolo… mi sono giocata il tentativo, e adesso è ora di rimpacchettare e scendere a valle. La birra ci aspetta, dobbiamo brindare a Bubu!

Dry tooling, Ueschinen, Svizzera, arrampicata su ghiaccio

E’ il quarto e ultimo giorno che siamo a Ueschinen, domani si torna a casa, c’è il richiamo di S.Valentino, domani è il 14 febbraio. I maschietti hanno già una cosa in testa, la femminuccia… deve prima chiudere il conto con una via. Ore 3 del pomeriggio: mi rimane l’ultimo tentativo per chiudere Vertical Limits. Un’ora fa sono volata sul primo passo chiave, lo stesso passo dove ieri mi sono fatta un occhio blu con la piccozza, sto recuperando. Andrea si gode il sole ad un centinaio di metri dalla falesia, si è allontanato con la scusa di cercare una nuova prospettiva. Intanto assicuro Bubu che sale la via in completo relax fino in catena. Se imito il suo stile…

Vertical Limits ha due passi chiave, uno all’inizio e uno alla fine; in tutto sono 35 metri di sviluppo, per una pendenza costante sui 40/45°. La via attacca da un lato della falesia e finisce sull’altro, in pratica è un traverso a sinistra che sale e scende lungo lo strapiombo.
Oggi la partenza è sotto una colata d’acqua che mi “piscia” addosso, sottile e continua fino al primo rinvio: sarà una sorta di benedizione!?

Sono appesa a testa in giù da quasi un’ora, ho i crampi alle gambe, sento Bubu sbadigliare, chiedo ad Andrea se dimentico dei moschettonaggi, non vedo più i rinvii… Arrivo al secondo passo chiave, è un passaggio lunghissimo, blocco e lancio a occhi chiusi! Ora devo “solo” amministrare la stanchezza. Alla fine arriva il commento di Bubu: “Brava, hai tirato fuori le p…!” Grazie Bubu! Ti ho imitato e portato a casa il “limite orizzontale” di Jasper! San Valentino arriviamo!

Mentre scendiamo al parcheggio incontriamo niente meno che lo Jasper in persona e la domanda è d’obbligo: “No Limits quanto è?” La risposta viene con una domanda: “C’è un limite nella difficoltà estrema delle vie di misto?” lunga discussione con Bubu sui gradi che alla fine termina con Robert che conferma l’M12+. Ma ormai è ora di birra! In Svizzera i bar chiudono presto…

Anna Torretta


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In alto la falesia di Ueschinen, sotto Bubu Bole parte su No limits. A dx dall'alto: Anna Torretta su Vertical limit, Israel Blanco, Bubu Bole in azione a Ueschinen . Foto Andrea Gallo.
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Dry tooling, Anna Torretta, Ueschinen, Svizzera, arrampicata su ghiaccio

La falesia di Ueschinen (
Svizzera - Cantone di Berna), sopra a Kandersteg) ha più di 20 vie dall’ M6 al M12, e fu scoperta 2 anni fa da Markus Stoffer. A Ueschinen c’è il famoso M12 di R. Jasper Vertical Limit, il secondo “M12” al mondo dopo Mushshi di Will Gadd in Canada.

Ueschinen è il paradiso dei ghiaccioli appesi. Il ghiaccio è un elemento vivo, in perenne movimento. Le stalattiti, oltre a formarsi, cadono anche. Sono belle da vedere, ma bisogna sempre pensare che prima o poi la forza di gravità vince! Massima attenzione, quindi, a passare sotto i candelotti! Un mese fa, Maikel Van Sundert, è morto a Ueschinen, dove si trovava per aprire una nuova linea. Un pezzo di ghiaccio, staccatosi dall’alto, è caduto sul suo casco. Un blocco di forse venti kg di ghiaccio che cade da dieci metri di altezza è sufficiente ad uccidere. Un pensiero a Maikel.

Dry-tooling è il termine utilizzato dagli arrampicatori anglo-sassoni per indicare l'utilizzo di picozze e ramponi si terreno "secco-dry", la roccia appunto.

Dry tooling, Ueschinen, Svizzera, arrampicata su ghiaccio

Le tappe del Tour delle vie di misto di riferimento, comprendono l'Empire Strike Back e X-files di S. Haston e soprattutto Mission Impossibile di Bubu.
L'Empire, X-files e Mission hanno fatto la piccola storia del misto moderno. Mission però a differenza delle altre è una linea di misto perfetta, semplicemente bella, da vedere e da salire. Vertical Limits, è una via che si può scalare anche in estate, il ghiaccio è un pretesto. Mission si può fare solo se è in condizioni, senza ghiaccio non si sale. Queste caratteristiche fanno di Mission, a parere comune, "la via di misto moderno per eccellenza."

Dry tooling, Israel Blanco, Ueschinen, Svizzera, arrampicata su ghiaccio

La scala di difficoltà del misto moderno è un punto aperto tra gli arrampicatori dell’EMME, per questo motivo ultimamente sia Bubu che Jasper hanno tenuto i gradi bassi o messo un punto interrogativo. L’interrogativo sta per: è possibile stare per un tempo infinito attaccati alle piccozze? Esiste l’M13, da cosa è data la difficoltà, dalla lunghezza della via, da un movimento lunghissimo, dalla precarietà dell’appiglio? Prossimo appuntamento in Canada a Banff, in visita al primo M13! La risposta non tarderà ad arrivare.





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