Broad Peak... New Way 2005

Dalla fine di giugno 6 alpinisti bergamaschi, Domenico Belingheri, Marco Astori, Mario Merelli, Matteo Piantoni, Roby Piantoni e Stefano Magri insieme a due forti alpinisti Kazaki: Denis Urubko e Sergey Samoilov hanno iniziato la loro avventura sul versante Sud – Est del Broad Peak 8048m, dodicesima montagna per altezza della terra.
Broad Peak

Dalla fine di giugno sei alpinisti bergamaschi, Domenico Belingheri, Marco Astori, Mario Merelli, Matteo Piantoni, Roby Piantoni e Stefano Magri, insieme ai due forti alpinisti Kazaki: Denis Urubko e Sergey Samoilov, sono impegnati nella loro avventura sul versante Sud – Est del Broad Peak 8048m, dodicesima montagna per altezza della terra.

Il progetto del team italo – kazako punta alla salita lungo una nuova linea di neve e roccia molto ripida. I componenti della Broad Peak... New Way, per l’appunto il nome della spedizione, cercheranno di aprire una nuova via sul versante meridionale della montagna, risalendo un ampio e crepacciato vallone che punta ad un grande pianoro posto ai piedi di un lungo e ripido pendio nevoso di circa 70° di pendenza che conduce a sua volta fino a quota 7000 m. Lì dove inizia una lunga e difficile salita di roccia e neve che conduce alla cima principale di 8048m.

Si tratta di un progetto sicuramente molto ambizioso di cui vi daremo conto. La spedizione può essere seguita nel dettaglio sul sito www.scalve.it/roby.piantoni

IL TEAM
Denis Urubko, 31 anni Kazakistan. Domenico Belingheri, 42 anni di Colere Bergamo. Marco Astori, 25 anni di Dossena Bergamo. Mario Merelli, 42 anni di Lizzola Bergamo. Matteo Piantoni, 22 anni di Castione Bergamo. Roby Piantoni, 27 anni di Colere Bergamo. Sergey Samoilov, 47 anni Kazakistan. Stefano Magri, 31 anni di Pianezza (Vilminore di Scalve) Bergamo

BROAD PEAK
La quarta montagna del Pakistan e la dodicesima nella classifica delle cime più alte del mondo, si trova nel Baltistan, lungo il Ghiacciaio del Baltoro, a circa 8 km dal K2. Le sue tre cime distinte variano tra i 7.550 metri di quella nord, fino agli 8.048 della vetta più meridionale, che possiede un'anticima nord di 8.030 metri.

Conosciuto anche come Palchan Kangri /Zhongyang (il nome in lingua baltì della montagna), il Broad Peak prende il suo nome dalla particolare conformazione della cima che si estende per quasi un chilometro in lunghezza ed ampiezza (broad). La prima esplorazione della zona risale all’anno 1892 quando l’inglese Martin Conway giunse nella parte superiore del Baltoro e la battezzò "Circo Concordia", vista la somiglianza alla confluenza del ghiacciaio Aletsch, in Svizzera, anche se di dimensioni ben più vaste e maestose. Di qui una prima ipotesi di salita alpinistica fu espressa solo nel 1934 da parte di Günther Dyhrenfurth che individuò nello sperone Ovest una possibile via di salita. Solo nel 1954 ci fu un tentativo da parte della spedizione tedesca diretta da Karl Herrligkoffer che raggiunse i 7100 metri della montagna dovendo però rinunciare alla cima a causa del cattivo tempo.

I primi ad aver ragione della cima furono i componenti di una piccola spedizione austriaca guidata da Marcus Schmuk che giunse in Pakistan con il preciso intento di salire questa montagna di oltre 8000m. A quella storica spedizione, oltre a Schmuk, presero parte Hemann Buhl, Fritz Wintersteller e Kurt Diemberger che nel 9 giugno del 1957 salirono gli 8048 metri della vetta senza portatori e senza ossigeno, compiendo un’impresa d’indubbio valore. Altre imprese significative sul gruppo del Broad Peak furono compiute da Kurtyka che assieme a Kukuczka compì la prima traversata delle cime Nord. Nel 1984 Wielicki riuscì a salire l’itinerario in ventidue ore, tra salita e discesa, compiendo la prima ascensione di un Ottomila in giornata. Il messicano Carsolio, durante la solitaria nel 1994, compì una salita diretta sullo sperone Nord-Ovest con difficoltà di V° su roccia e 70° su ghiaccio. Anche Renato Casarotto lasciò la sua impronta in questo gruppo montuoso, salendo nel 1983 lungo la cresta Nord della cima Nord raggiungendo quota 7550 metri, in solitaria ed in sette giorni di difficile arrampicata con un bivacco a 7500 metri. Imprese a parte, questo gigante pakistano ha sempre attratto a se un infinità di alpinisti divenendo teatro di molte spedizioni e sempre maggiore è l’interesse che suscita sul popolo arrampicante.


DIARIO SEPDIZIONE
www.altitude.it

Nella foto il Broad Peak con i possibili percorsi di salita.


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