Backstage alla Cima Piccola di Lavaredo per Simon Gietl e Vittorio Messini
Quando Simon Gietl ed io abbiamo scattato alcune foto e girato un video sulla Cima Piccola per il nostro progetto North 3, ci siamo spesso fermati in discesa per esaminare tutte le linee della parete sud. Sulla destra ci sono le classiche di alta difficoltà, Muro Giallo, Ötzi trifft Yeti ed altri, una dopo l’altra. Più a sinistra invece, nella zona della Egger-Sauschek, ci sono meno vie, poi la parete termina con la via di Andi Orgler, selvaggia secondo tutti i racconti, e più a destra ancora quella di Frank Knez.
Ma davvero non c’era nulla che superava i ripidi tetti più a sinistra? Ovviamente abbiamo dovuto dare un'occhiata più da vicino! Non riuscivamo ad aspettare che la neve si sciogliesse completamente, e così siamo arrivati al rifugio Auronzo con le motoslitte, poi abbiamo continuato con gli sci per capire di più.
Infatti, non abbiamo trovato nessuna traccia di altre vie in questa zona della parete. Abbiamo avuto bisogno in tarda primavera di un secondo giorno per superare la parte della parete a volte friabile, a volte molto compatta e ripida. Dopo alcuni giorni di lavoro siamo finalmente riusciti a ritornare sulla via e salirla in libera.
Questa nuova avventura si trova non in primo piano, in bella vista dalla Forcella di Lavaredo - la classica prospettiva giapponese diciamo - bensì sulla soleggiata parete sud della Cima Piccola... Backstage, appunto ;-)
di Vittorio Messini
Link: FB Simon Gietl, FB Vittorio Messini, www.simongietl.it